Con un po’ di ironia ed un pizzico di onestà intellettuale, anche il più sfegatato degli juventini potrà gustarsi, con un ghigno disegnato sulle labbra, Ma in seguito a rudi scontri.
L’ultimo lavoro di Giuseppe Culicchia catapulta il lettore nella Torino dell’aprile 1945, a poche settimane dalla liberazione, ma ancora di più a poche ore dall’atteso derby tra bianconeri e granata per la Coppa Pio Marchi. Un avvenimento vissuto con grande trepidazione dall’intera città, e in particolare dal parà della Folgore e convinto repubblichino Ermanno Zazzi.
Ruota intorno a questi due elementi l’intera vicenda raccontata con abile penna da Culicchia. Da una parte c’è una Torino che, quasi incurante della guerra, si ferma per una partita di pallone; mentre dall’altra, a mantenere sempre attiva la scena, c’è l’isterismo ‘tifosico’ del torinista Zazzi, impegnato a raccontare la propria passione e il significato del derby della Mole al compagno d’avventure, l’SS Obersturmfuhrer Franz Hrubesch.
Tra fatti realmente accaduti, spassosi refusi storici da parte dell’autore e future visioni di buche scavate, retrocessioni in serie B, tragedie di Coppa ed una giovane triade già schierata e pronta a compiere ‘misfatti’, Ma in seguito a rudi scontri è un libro di un’altra epoca. O meglio, è un libro per lettori di un’altra epoca. Per lettori dove la partita domenicale non era solo valvola di sfogo violento, ma soprattutto pura passione calcistica. Culicchia forse lo sa, o magari lo ignora completamente. L’unica certezza, come dice lo Zazzi, è che “qui a Torino il derby è il derby”.
AUTORE: Giuseppe Culicchia
TITOLO: Ma in seguito a rudi scontri
EDITORE: Rizzoli
PAGINE: 129 pg.
PREZZO: 14.00 €