La richiesta di annullamento di tutte le condanne rispetto ai primi due gradi del Processo Eternit compiuta mercoledì in Cassazione dal procuratore generale Iacoviello rappresenta uno schiaffo ai famigliari e alle vittime dell’amianto.
Si tratta anche di umiliare la storia di una lunga battaglia sindacale, politica e civile partita da Casale Monferrato, portata avanti per decenni e che ha assunto un risalto internazionale.
Lo stesso procuratore, dichiarando che tra giustizia e diritto sceglie il secondo, e quindi un’interpretazione rischia di vanificare il carattere innovatore delle sentenze precedenti che prevedevano il disastro ambientale permanente.
Fabio Lavagno
Deputato Partito Democratico