Terminerà a fine novembre il contratto di solidarietà per la Drahtzug Stein, società che comprende i 172 dipendenti della ex Come di Conzano (AL) stabilimento che produce cestelli per lavastoviglie e i 184 dipendenti della ex Omin, sempre attiva nell’ambito della componentistica, di San Donà di Piave (VE).
Ci troviamo, per l’ennesima volta, di fronte ad una situazione di crisi in cui i lavoratori rischiano di essere gli anelli più deboli.
In primavera è stato siglato l’accordo tra l’azienda e i sindacati sulla vertenza Electrolux, principale cliente degli stabilimenti ora arischio. I lavoratori della Drahtzug sperano di agganciare la loro trattativa a quella dell’Electrolux, per allontanare il rischio della definitiva chiusura del sito produttivo piemontese.
Sulla vicenda è attivo un tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per questo ho richiamato l’attenzione del Governo anche presentando un’apposita interrogazione perché si possano fornire risposte ai lavoratori nel più breve tempo possibile.
Fabio Lavagno – Deputato Libertà e Diritti – Socialisti Europei