Trionfo alessandrino al Bontà di Cremona

Bontà Cremona 5di Vera Gandini

 

Cento ristoranti, osterie e trattorie hanno partecipato al concorso “Tutti a Tavola per l’Expo” che ha chiuso l’edizione 2014 de “Il Bontà” di Cremona.

Piatti della tradizione delle provincie attraversate dal Po, con originali proposte gastronomiche di quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, messe in tavola dagli chef di grandi ristoranti per valorizzare le tradizioni alimentari italiane riprendendo il messaggio chiave dell’Expo 2015.

Il Bontà di Cremona ha premiato quarantadue ristoranti di qualità della cucina italiana tra cui tre eccellenze alessandrine: La Locanda dei Narcisi di Bettole di Pozzolo; L’Osteria del Vinacciolo di Alessandria e la Brasserie Manzo Stonato di Arquata Scrivia.

Sono serviti mesi di selezioni per scegliere i ristoranti da ammettere alla finale de “Il Bontà”.

A passare il turno solo chi ha ottenuto un punteggio superiore ad 85 nella valutazione di miglior piatto e miglior abbinamento con i vini del territorio.Bontà Cremona 3

Tra le eccellenze di “casa nostra”, la chef Enza Narcisi de “La Locanda dei Narcisi”, ha presentato un piatto delicato, molto apprezzato dalla giuria: Nuvole di Baccalà.

Fabrizio Martini dell’ “Osteria del Vinacciolo” ha invece portato all’attenzione dei giurati le cipolle di Castellazzo ripiene di formaggio e cipolla con gelato al parmigiano, mentre lo chef Roberto Sacco del “Manzo Stonato”, per onorare la specialità della casa, ha proposto un vero e proprio trionfo di carne.

La kermesse culinaria cremonese ha visto sfilare tutti i piatti selezionati durante il tour, davanti ad una giuria di esperti del settore, quest’anno composta da cinque esperti di cucina italiana: Luciano Zeffirino del Ristorante Bontà Cremona 4“Zeffirino” di Genova, Piero Zagara rappresentante di Ospitalità Italiana, Carlo Alberto Vailati del Ristorante “Il Ridottino” di Crema, Maurizio Piacentini del Ristorante “La Rosa Gialla” di Ripalta Cremasca e Cristian Conti del Ristorante “Le Scuderie” di Cremona.

I 42 ristoranti premiati sono quelli che hanno saputo meglio interpretare la territorialità della materia prima proposta nei piatti della tradizione rivisitandola con sapienza e fantasia.