“Mi tuffo nelle mie riflessioni e volo al di sopra del mondo”. Marc Chagall
Il Compleanno, la Passeggiata e gli Amanti in blu.
Tre indimenticabili opere raccontano l’amore secondo Marc Chagall. Sono esposte a Palazzo Reale, a Milano, tra le tante della grande retrospettiva dedicata all’artista ebreo russo, che raccoglie in più di duecento dipinti quasi un secolo di arte, passata attraverso le influenze delle avanguardie, dei Fauves, di Matisse, di Picasso e del cubismo, di Modigliani, di Soutine. Ma Chagall seppe sempre contraddistinguersi con una cifra stilistica molto personale e originale, caratterizzata dalla forza del colore e dalla presenza delle icone della tradizione popolare ebraica in Bielorussia.
La pittura di Chagall ha il profumo degli angeli e la struggente malinconia delle note di un violino. Quanto all’amore, la sua caratteristica iconografica e’ il volo.
Originario di Vitebsk, ove nacque nel 1887, a poco più di ventun anni si recò a Parigi da solo, e si stabilì a la Ruche, ove risiedevano altri artisti. A Vitebsk aveva già incontrato ed amato da subito Bella Rosenfeld, appena quindicenne e figlia di una famiglia molto abbiente, proprietaria delle gioiellerie ed oreficerie più in vista della città. Fu un grande amore, inizialmente osteggiato dalla famiglia di lei, in ragione della disparità sociale ed economica con la più modesta famiglia di lui (il padre era un commerciante di aringhe), ma poicoronato dal matrimonio e dalla nascita di una figlia, Ida.
La loro unione durò trent’anni, fino alla morte di Bella, nel 1944 a New York, per un’infezione virale.
L’opera che più incanta nella bellissima mostra, e che racconta della forza di questo grande amore è Il compleanno, del 1915, olio su tela conservato al Museum of Modern Art di New York.
E’ un giorno d estate, il suo ventottesimo compleanno. Marc è felice. Appena tornato da Parigi, può riassaporare i colori e le usanze della sua terra. Bella lo attende con un mazzo di fiori coloratissimo. I fiori hanno per Chagall importanza e significato particolare. In Russia ce ne sono pochi, ma sono per lui simbolo della felicità, ed ama raccoglierli e portarli a Bella.
Improvvisamente, con un moto di incontenibile gioia, la bacia sulla bocca in un impossibile angolazione dei volti e dei corpi, a significare che pur di baciarla avrebbe fatto qualunque acrobazia. La stanza, dal pavimento rosso, che li contiene ed assurge a spazio privato e personalissimo, è lieta e festosa ed il pittore si libra nell’aria quasi volteggiando.
Marc chiede a Bella di fermarsi perché vuole dipingerla. Accuratissima la descrizione dell’interno, coperte e teli colorati, vivaci e festosi. Sul tavolo un vassoio con una torta, un coltello ed un borsellino. La descrizione minuziosa di ogni dettaglio dona importanza al momento speciale del festeggiamento e del tripudio dei sentimenti.
Le due figure in bianco e nero degli innamorati nella stanza circondati di colori vengono descritte anche da Bella nel suo romanzo “La fiamma che brucia”: la moglie di Chagall studiava recitazione ed era anche scrittrice. Questi attimi di felicità assoluta saranno ricordati dall’artista anche nella sua autobiografia, scritta in età avanzata e intitolata “Ma Vie”.
La Passeggiata, del 1918, è l’opera simbolo della mostra. Splendido e dall’atmosfera fiabesca, il dipinto racconta di una giornata di gioia trascorsa dai due innamorati, Bella e Marc, facendo un picnic nei prati intorno a Vitebsk. Lui, vestito elegantemente, la tiene per mano dalla parte sinistra, quella del cuore. Lei si libra nell’aria come un angelo, quasi a richiamare il potere soprannaturale del vero amore.
Il viso dell’artista esprime tutta la felicità possibile, per l’amore che sta vivendo e che vince sui mali del mondo. Nella mano destra di lui un uccellino rappresenta la libertà e l’amore per la natura. Una cavalla, che sulle colline bruca l’erba, esprime la passione che nutre la vita dell’uomo, l’amore che trascende ….
Lo stile del dipinto risente della scomposizione cubista che Chagall aveva appreso a Parigi. La chiesa sullo sfondo, dipinta in rosa tenue, diversa dagli altri edifici, ricorda la parte spirituale dell’amore e della vita.
Questo dipinto è un autentico manifesto della felicità e della gioia di vivere una vita semplice ma dai contenuti profondi, perfetta, dominata dalla fantasia e dalla creatività unite all’amore.
Ne Gli amanti in blu, tempera su carta del 1914, conservato al Museo di Stato di San Pietroburgo, ispirato ai volti di Modigliani, una massa di colore denso e tangibile avvolge la coppia, come in un languido manto fatto di cielo notturno. Spesso Chagall usa il blu, colore freddo, per esprimere l’emozione ed il sentimento.
In queste tre opere si ritrova l’essenza dell’idea dell’amore del grande artista, una parte soltanto di quella che è stata la sua immensa opera, ricca di risvolti, significati, stati d’animo diversi immersi nella storia e nelle tradizioni del suo tempo e delle sue origini.