Lunedì 10 novembre me.dea è nata una seconda volta.
Con al fianco istituzioni, associazioni femminili e di volontariato, amici e cittadini attivi nel contesto sociale alessandrino abbiamo inaugurato i locali della nuova sede, in via Palermo 33.
E’ stato un momento emozionante, denso di riflessioni sul percorso che ci ha portate fin qui. Se all’inizio di questa avventura, nel 2009, erano risuonate parole di incoraggiamento, ieri il lavoro fatto in questi anni ci è stato riconosciuto da più parti. E se è vero che ogni giorno lavoriamo per la libertà e il sorriso delle donne che incontriamo e accogliamo, è altrettanto importante per noi sapere di poter contare sul sostegno delle Istituzioni e della cittadinanza, perché senza di esso non potremmo farcela.
Ieri ci è giunto un caloroso abbraccio, da cui ripartiamo con ancora maggiore determinazione e con più fiducia per il futuro, reso incerto dalle difficili condizioni economiche che più volte abbiamo denunciato e che non sono ancora state superate, ma che ora sappiamo di non dover affrontare da sole.
Diciamo grazie a chi c’è sempre stato, a chi è arrivato strada facendo e a chi ancora deve arrivare a camminare con noi. Grazie di cuore. E dedichiamo tutto questo alle nostre donne, con l’augurio che la loro battaglia diventi la battaglia di tutti noi!
Perché siamo qui?
La lotta che ci accomuna tutte e che accomuna la violenza contro le donne è il silenzio. Il silenzio dietro al quale si nascondono le ferite, gli occhi neri o la schiena indolenzita, i lividi.
Il silenzio dietro al quale si nasconde il mostro che c’è a tavola con loro, che gioca amorevolmente con i loro figli, che le accompagna al lavoro.
Il silenzio che accompagna la paura di denunciare, di svelare ai famigliari e alle amiche che quel marito che appare perfetto è in realtà un mostro. Che le logora, le assilla, le controlla…
E’ per questo che i momenti in cui noi operatrici abbiamo voce è un momento per loro, per tutte loro…
Per Lucia che ha appena trovato una casa tutta per sé e sa di poter vivere bene anche da sola.
Per Nicoletta che ha trovato il coraggio di andarsene con i suoi bambini e oggi è felice di aver dato loro una casa, anche se più piccola ma finalmente serena.
Per Maria che sa che il suo grande amore non era l’uomo che l’ha fatta finire cinque volte in ospedale ma che il vero amore…arriverà.
Siamo qui per tutte loro… e per tutte noi… perché la battaglia per il rispetto e i diritti delle donne è il mio destino, il nostro destino, quello dei nostri mariti, delle nostre figlie e dei nostri figli.
Ecco perché ma soprattutto per chi… abbiamo bisogno di voi!