Silvio Berlusconi, Gianni Letta, Denis Verdini. Questi gli interlocutori con cui il premier Renzi (“dopo aver fatto in mattinata il punto con i vertici del Pd”, ça va sans dire, ma meglio dirlo sempre: fa fine, non impegna e tranquillizza) sta trattando i contenuti della nuova legge elettorale. Saranno loro insomma, i Fantastici 4, a decidere come e con quali limitazioni permettere ancora agli italiani di esprimere il proprio voto, all’interno di un percorso adeguatamente controllato e corretto, così da non consentire traumatici colpi di scena. Sempre, si intende, nell’interesse generale del Paese. Oh yes.
Non stiamo, naturalmente, a fare la conta dei condannati e degli inquisiti, giacchè è roba triviale, ormai inelegante e desueta, di cattivo gusto e da corvi menagrami che non hanno a cuore il futuro della Nazione, e del suo Partito.
Aggiungiamo solo che, dato il contesto, il gesto più democratico e trasparente potrebbe essere uno solo: restituire a Silvio i suoi galloni di Cavaliere, e soprattutto consentirgli liberamente di candidarsi a tutto ciò che gli garba. Perchè mai, scusate, proprio lui no e tutti questi altri invece sì?