Da lunedì 3 a sabato 8 novembre, le sei puntate di “Ricette di famiglia” saranno nuovamente dedicate all’alessandrino.
L’iniziativa è della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha individuato nella promozione del territorio una delle leve di sviluppo dell’economia locale. In quest’ottica sono state rinnovate le convenzioni con le reti della televisione di Stato e con Mediaset che hanno permesso di far conoscere, a migliaia di potenziali visitatori, le bellezze paesaggistiche, i tesori d’arte, le opportunità turistiche e le eccellenze enogastronomiche della provincia di Alessandria.
La prossima settimana, dal 3 all’8 novembre, “Ricette di famiglia”, la nota trasmissione televisiva in onda su Retequattro alle 10.45, spazierà dall’acquese al novese. Si è appena conclusa la registrazione delle puntate, condotte da Davide Mengacci che si occupa delle ricette della tradizione locale, in collaborazione con Michela Coppa che illustra itinerari storici, artistici, turistici ed enogastronomici della zona.
Nell’ordine, le puntate in onda lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 novembre saranno dedicate ai comuni del territorio acquese ed in particolare a Ponzone con i suoi percorsi naturalistici, a Morsasco con lo storico castello e ai vigneti che circondano la ridente località di Strevi con la pregiata produzione di vini da dessert e da meditazione come il brachetto, il passito e il moscato.
Da venerdì 6 a sabato 8 novembre, telecamere puntate sul novese. Si inizia con il castello di Pozzolo Formigaro, si prosegue per Castellania, con tappa a Casa Coppi, e si raggiunge Novi Ligure, con la Basilica della Maddalena, i palazzi dipinti, le corti signorili. Non manca una sosta al Serravalle Designer Outlet, divenuto tappa irrinunciabile per turisti italiani e stranieri.
Sarà un trionfo della cucina locale con il risotto al Gavi, preparato al momento, lo stoccafisso “accomodato”, i corzetti novesi al sugo di salsiccia e funghi, cui faranno da contorno la focaccia salata, i canestrelli, i baci di dama da degustare con un bicchiere del famoso Gavi, di Timorasso o di Nibio, da vitigni autoctoni. E per concludere appuntamento con il “tour gastronomico della Val Borbera” e con i rinomati ristoranti della vallata.