Chi non conosce l’Aci, in Italia? Ad Alessandria, addirittura, ‘il palazzo dell’Aci’, in corso Felice Cavallotti, è per tanti un punto di ‘geo-riferimento’. Chi non è passato di lì almeno una volta, agli sportelli del pianterreno, per risolvere qualche questione legata alla propria auto, oppure semplicemente anche soltanto per pagare un bollo? Eppure, soci a parte (che in provincia sono circa 8.000), non tutti sapremmo ben ‘inquadrare’ l’Aci, ed elencarne con precisione le attività. E’ una struttura pubblica, o un’associazione privata? Quali servizi offre, con precisione, ed esistono peculiarità e progetti legati al nostro territorio? Lo abbiamo chiesto al presidente provinciale dell’Automobile Club Italia, Carlo Lastrucci.
Presidente Lastrucci, per tanti alessandrini l’Aci…è semplicemente l’Aci: ci aiuti a capire meglio chi siete, e cosa fate…
Cominciamo a dire che non siamo un’associazione privata, ma un vero ente parastatale. O meglio, lo è l’Aci nazionale, di cui noi siamo emanazione provinciale. E aggiungiamo che Aci ha forti radici sportive, e al contempo piemontesi. Siamo nati infatti a Torino nel 1898, come club di simpatizzanti dell’automobilismo, inteso come attività sportiva. L’associazione nazionale fu fondata qualche anno dopo, e rapidamente si diffuse e radicò in tutte le province italiane. Oggi la connotazione sportiva è rimasta, ma chiaramente nel tempo si è consolidata, ed è prevalsa, l’identità istituzionale dell’Aci, come soggetto che eroga una serie di servizi, in primis ai suoi soci, ma in parte anche a tutti gli automobilisti. Basti pensare a quanti alessandrini utilizzano costantemente i nostri sportelli, anche solo per il pagamento del bollo auto.
Come è strutturato l’Automobile Club Italia sul nostro territorio provinciale?
Oltre alla sede alessandrina di via Cavallotti, abbiamo delegazioni territoriali a Valenza, Acqui Terme, Ovada e Casale Monferrato. E un’agenzia anche alla D3: nella zona artigianale hanno sede numerose concessionarie di auto, per cui ha un senso offrire agli automobilisti un servizio di assoluta prossimità. Nella sede principale alessandrina abbiamo un direttore, dipendente diretto Aci, e 6 dipendenti di Aci Servizi, nostra società collegata. Mentre le delegazioni territoriali sono appaltate a privati.
E cosa offrite ai vostri soci?
Lo spettro dei servizi è molto ampio. Ci sono servizi standard, come il soccorso stradale e la fornitura di auto sostitutiva, ma anche tutto il supporto sul fronte nuove immatricolazioni, passaggi di proprietà, vendita e pratiche auto in generale, a servizi più specificamente territoriali, che possono quindi variare di provincia in provincia, poiché sono proposti e sviluppati su scala locale.
Qualche esempio?
Tutte le attività legate alla guida: dalle iniziali lezioni che accompagnano alla patente B, o alle successive, fino a corsi più specialistici di aggiornamento, e soprattutto di guida sicura. Gli alessandrini, questo è importante sottolinearlo, sono mediamente automobilisti prudenti, e con una casistica sul fronte incidenti meno rilevante di quella media nazionale. E poi abbiamo un significativo panel di sconti interessanti su diversi fronti, sempre indirizzati ai soci. Si va da riduzioni sul prezzo delle polizze sottoscritte con Sara Assicurazioni (di cui Aci nazionale è azionista di maggioranza, ndr), fino ad una serie di agevolazioni davvero interessanti per chi fa benzina ai nostri tre impianti di Alessandria, Valenza e Casale. Tutto questo grazie ad un accordo con IP, importante operatore del settore distribuzione carburanti.
Torniamo alla vostra radice sportiva, presidente Lastrucci: cosa proponete agli iscritti Aci?
Innanzitutto rilasciamo la licenza sportiva, necessaria per partecipare alle gare non solo locali, ma su tutto il territorio nazionale. Poi, oltre ad organizzare eventi sportivi sul territorio, diamo la possibilità ai nostri iscritti di partecipare ad eventi di formazione, e di vivere lo sport automobilistico in maniera completa, aggiornandoli sulle opportunità che via via si manifestano in tutta Italia.
Un fronte altrettanto importante è quello della sicurezza: voi avete un progetto molto significativo rivolto ai bambini. In cosa consiste?
L’iniziativa si chiama TrasportAci, è realizzata in collaborazione con l’Ospedale di Alessandria e ne siamo particolarmente orgogliosi, perché certamente non sono tante le altre province ad avere un progetto analogo. In sostanza, come si fa a trasportare in auto neonati, o comunque bambini che ancora non hanno l’età per viaggiare con le modalità degli adulti? Quali sono le regole, quali gli accorgimenti, quali gli errori che si commettono più frequentemente, e che vanno evitati per il bene dei piccoli? Alcuni medici dell’Ospedale Santi Antonio e Biagio e del Cesare Arrigo collaborano con noi, e quando i genitori dei bambini passano in ospedale cercano di trasmettere loro informazioni tanto semplici quanto fondamentali. Poi, naturalmente, abbiamo anche corsi di sicurezza per adulti, finalizzati a incentivare una guida prudente, e a sviluppare una consapevolezza dei rischi che si corrono al volante, e delle modalità attraverso cui minimizzarli.
Ettore Grassano