Spettabile redazione,
ho appreso dalle pubbliche affissioni che il circo Peppino Medini si attenderà a Tortona dal 24 al 26 Ottobre. Così è scritto sulla sua pagina Facebook:“Ricordiamo che il nostro circo ha fatto la scelta etica di non lavorare con gli animali”. E’ chiaro che questa scelta etica è una scelta controcorrente, se si guarda alla storia del circo, ma certamente è una scelta esemplare, e soprattutto è un segno che i tempi stanno cambiando.
Pur essendo il circo uno spettacolo tutelato dalla legge nazionale, autorevoli interventi ministeriali e proposte di legge giacenti in Parlamento esprimono contrarietà alla detenzione di animali nelle strutture circensi, sottolineando che il circo con animali non è educativo poiché trasmette al pubblico un messaggio di sfruttamento e di violenza nei confronti degli animali. Al circo, gli animali perdono la loro dignità, costretti a esibirsi in numeri innaturali, a sottoporsi a tecniche di addestramento finalizzate a ottenere il divertimento del pubblico ma chi ha un briciolo di sensibilità e di curiosità nell’informarsi, sa bene che dietro quella facciata di lustrini e divertimento c’è una realtà drammatica. Oltre allo stress delle esibizioni e dell’addestramento, nel resto del tempo e negli spostamenti, gli animali rimangono in gabbie anguste, non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati, soggetti all’eccessivo caldo e freddo.
Sempre più Paesi aboliscono o legiferano rigidamente l’uso degli animali al circo, valorizzando il talento e la maestria di giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti, musici: questa è la direzione da seguire, l’unica civile.
Pertanto invito chi abita nel tortonese a vedere lo spettacolo, sostenendo finanziariamente e moralmente chi ha avuto il coraggio di superare la tradizione circense di proporre numeri che sfruttano gli animali.
Mi rivolgo alle autorità istituzionali e scolastiche, invitandole a promuovere questo spettacolo educativo ed emozionante. Soprattutto mi rivolgo alle famiglie con bambini, chiedendo loro di accompagnare i bambini al circo solo nel caso in cui sia senza animali, spiegando loro che quella è la più nobile forma d’arte circense. Per gli artisti il lavoro è un diritto e una gratificazione, per gli animali è una schiavitù.
Cordiali saluti.
Paola Re – Tortona (AL)