Ci si vede per castagne? [Il gusto del territorio]

Castagne.jpg_415368877di Eleonora Scafaro

 

Non so voi, ma una delle cose che più mi piaceva fare da piccola era andare a raccogliere le castagne insieme alla mia famiglia!
L’autunno era ovunque: nell’aria che respiravo, nella terra morbida e umida che calpestavo e, soprattutto, nel momento in cui entravo in un bosco per “andar per castagne”.

Così, per me, iniziava l’autunno. Non perché iniziavano i primi freddi, non perché iniziava la scuola, ma perché era ora di raccogliere.
Quindi, gambe in spalla e guanti spessi e, a volte, molto più grandi della mia misura, via a raccogliere ricci con dentro castagne.
C’era quasi un po’ di eccitazione e paura in quei gesti. Raccogliere le castagne significava non pungersi ma soprattutto riuscire a scovarle. Era un po’ come aprire una porta su un altro mondo. Io, ragazza di città (seppur educata a stare in mezzo alla natura dai miei genitori) mi immergevo in un mondo fiabesco dove gli uccelli che cinguettavano avevano l’aspetto dei passerotti che aiutano Biancaneve a fare le faccende di casa, dove i cerbiatti visti di sfuggita per me erano tutti Bambi.
Insomma, era una fiaba, un portale come l’armadio de “Le cronache di Narnia”.

Quando arriva settembre, ancora oggi, per me, andare a caccia di castagne è un rito irrinunciabile.
Per boschi, per supermercati, per sagre, per mercatini e per bancarelle.
E ogni volta che cucino le castagne, come per Proust con le madeleines, è un ritorno al passato.
Devo, ammettere, però, che nonostante mi piaccia cucinare, adoro andare ad assaggiare piatti fatti con le castagne in giro per il Piemonte.
Ogni paese ha la sua tradizione, e ogni territorio ha la sua specialità.

Questo fine settimana, per esempio, a Selvapiana, in val Curone, ci sarà la sagraEssiccatoio della castagna che, dal 1971, si ripete ogni terza domenica di ottobre.
Una manifestazione che riempie le vie del paese di stand gastronomici, con prodotti del territorio, eventi musicali e giochi.

E infine, le castagne: polenta con castagne bollite, salamini, caldarroste, crema di marroni, e gelato, ovviamente, alle castagne.
D’altronde, il nostro territorio, è ricco di castagneti. Basta dare un’occhiata al sito della Provincia di Alessandria per scoprire quanti sentieri si inoltrano in boschi di castagne dove è facile trovare antichi essiccatoi per le castagne, piccole “case” in pietra, dove si conservavano le castagne raccolte.

Quindi, ci si vede per castagne?