Rio Cervino: un percorso da favola a due passi da Alessandria [Il gusto del territorio]

Rio cervino 2di Eleonora Scafaro

Tanti sono i sentieri e i percorsi che la Provincia di Alessandria ha attrezzato per permettere agli amanti del trekking (e non solo) di percorrerli e di osservare vallate e colline cha cambiano colore ad ogni stagione regalandoci paesaggi spettacolari.

In occasione di un compleanno, proprio lo scorso fine settimana, ho scoperto il percorso ecoturistico “Rio Cervino”.
L’itinerario si snoda in uno sviluppo circolare partendo dal centro di Gamalero attraverso le colline circostanti.
Non è un percorso faticoso: si può fare a piedi, in bicicletta ed è di facile percorribilità anche a famiglie con bambini nel passeggino.

Ai lati del percorso vigneti, dolci colline e campi coltivati tipici della valle Bormida.

Il rio Cervino, poi, la roggia da cui prende il nome il percorso, segna il confine tra il territorio del comune di Gamalero e il Bosco delle Sorti di 1819 ettari. Si estende tra Alicerio cervino1 Bel Colle, Cassine, Ricaldone, Bruno, Maranzana e Mombaruzzo.
Il Bosco ospita numerose specie di piante e fiori protette come alcuni tipi di orchidee molto rare.

Il Bosco delle Sorti è, inoltre, abitato da cinghiali, volpi, lepri, faine, tassi ricci, scoiattoli, ghiri, chirotteri, picchio rosso e verde, civette, fagiani, quaglie, poiane e germani reali.

Il percorso “Rio Cervino” passa accanto alcuni punti di offerta di prodotto gastronomici, locali, aree picnic.
Psseggiando poi, ammirare i vigneti può solleticare l’appetito e, soprattutto la sete.

Un punto certamente da vistare è la Tenuta Grillo, di Guido e Igieia Zampaglione, napoletani, trasferito in Piemonte ha deciso di dedicare la sua vita al vino.
Guido ZampaglioneLa tenuta Grillo è adagiata su un dolce altopiano a Gamalero: 17 ettari di vigneto con una produzione basata su basse rese.
La selezione delle uve viene fatta nel rispetto del tradizioni, del territorio e della natura.
I vigneti della tenuta crescono su un terreno asciutto e sabbioso che dà basse rese. Vengono trattati con zolfo e rame senza utilizzare diserbanti chimici.
La vinificazione, invece, è costituita da lunghe macerazioni, anche per i vini bianchi. L’affinamento viene fatto in legno di grosse dimensioni per i rossi, in acciaio per i bianchi.
I vini prodotti sono Igiea, un barbera del 2004, Pratoasciutto, un dolcetto del 2004 e del 2006, Pecoranera, una freisa con aggiunte di dolcetto, barbera e Merlot, è un vino adatto all’invecchiamento delle annate 2003 e 2004 Tornasole, e Baccabianca, un cortese del 2006.

Basta poco per scoprire piccoli angoli di paradiso a pochi passi da Alessandria.
Nel mio caso, galeotto fu un compleanno.
Il percorso si può fare anche sotto una dolce pioggerellina: la galleria di alberi e di boschi che si crea sopra la strada è uno spettacolo della natura.
Altro che favole, il Piemonte è una favola!