I dubbi irrisolti della Buona Scuola di Matteo Renzi

la buona scuolaLa scuola in queste settimane è stata posta al centro dell’attenzione del governo e dell’opinione pubblica. Il governo Renzi ha recentemente pubblicato un documento molto articolato, dal titolo “LA BUONA SCUOLA”, in cui delinea il proprio progetto di riforma del sistema di istruzione e formazione. Tale documento, suddiviso in dodici punti, sarà oggetto per due mesi di consultazione sulla rete, per raccogliere le opinioni e riflessioni di studenti, famiglie, genitori.

Nel documento sono elencate molte necessità, ma manca un chiaro ed adeguato piano finanziario di investimenti, che possa recuperare, almeno in parte, i tagli lineari di tremontiana memoria.
Il sistema di valutazione dei docenti e delle scuole viene considerato dal governo la chiave di volta del progetto, ma lascia molti dubbi irrisolti.

Non è chiaro chi e cosa si valuta e le scadenze temporali indicate per la sua attuazione sono troppo ravvicinate o, al contrario, troppo lontane. Il personale amministrativo ed ausiliario viene praticamente ignorato. Nessuna risposta è data al problema del Contratto Nazionale di lavoro della scuola, scaduto nell’ormai lontano 2009. Da questa consultazione manca infine la voce dei sindacati della scuola, volutamente tenuti a distanza da ministro e premier.
Fatto singolare questo, se si considera che i sindacalisti della scuola sono docenti, collaboratori scolastici, assistenti tecnici o di segreteria, dirigenti scolastici. Persone che di scuola vivono e a scuola lavorano.
FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS GILDA – UNAMS