«Il patto del Nazareno finirà per eleggere anche il nuovo presidente della Repubblica, forse a inizio 2015. Sarebbe opportuno conoscerne tutti i reali contenuti. Liberandolo da vari sospetti (riguarda anche la Rai?) e, non ultimo, dallo stantio odore di massoneria»
Ferruccio De Bortoli, Corriere della Sera, 24 settembre 2014
Ma che bello leggere le parole di Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, che in un raffinato editoriale di qualche giorno fa ha elegantemente ricoperto di merda (“stantio odore di massoneria”) il premier Matteo Renzi e i suoi squallidi inciuci con il sempiterno Silvio Berlusconi.
Ma che bello (provate a dirlo con il tono enfatico del miglior Luciano Rispoli) leggere parole così chiare sul giornale dei poteri forti, quel Corrierone che ha sempre protetto gli amici degli amici, talora infierendo sui nemici degli amici.
Parlare di massoneria sul Corriere della Sera, almeno fino a qualche tempo fa, era un po’ come parlare di corda a casa dell’impiccato. Si rischiava di provocare qualche fastidio, o almeno uno sguardo storto tra i componenti del CdA.
Ma le cose cambiano. De Bortoli, prossimo a togliere il disturbo da via Solferino con la solita buonuscita milionaria, probabilmente ha saputo qualcosa che noi comuni mortali per adesso ignoriamo. Chissà, magari arriveranno nuovi proprietari (pardon, editori) liberi dai giochi di potere; uomini schietti, per i quali la massoneria non sarà certamente motivo di imbarazzo.
E se talvolta il bel direttore ha telefonato a qualche personaggio in odore di P2 (un certo Bisignani, dicono le intercettazioni mai pubblicate dal Corriere), probabilmente lo ha fatto perché ha sbagliato numero.
Basta con questo odore di stantio. Apri la finestra, Ferruccio, che rinnoviamo la massoneria…