Il ritorno a Milano della Belle Ferroniére: fascino e mistero per la vetrina di Expo 2015 [Very Art]

Da Vinci Belle Ferroniere aperturadi Cristina Antoni

 

Giungerà dal Louvre con il volto radioso la bella ‘Ferronière’ (Ritratto di Dama) di Leonardo per incantare Milano all’alba dell’Expo 2015 e rendere sublime, con l’enigmatico sguardo che mai incrocia quello di chi la osserva, la mostra che Palazzo Reale dedicherà la prossima primavera al genio Vinciano.

Altro che ‘disegnini’ come è stato detto da qualche famoso critico d’arte, la mostra milanese intitolata ‘Leonardo 1452-1519’ segnerà idealmente il via per l’Expo che inizierà 15 giorni dopo, e raccoglierà opere di altissimo livello come il San Giovanni Battista e l’Annunciazione (sempre provenienti dal Louvre), il Musico (realizzato nello stesso periodo della Bella e della Dama con l’Ermellino), la Madonna Dreyfus proveniente da Washinton, la ‘Scapigliata’ proveniente da Parma, mentre si tratta ancora su ‘L’uomo vitruviano’.

Tornando alla Bella Dama in argomento, la tela che la ritrae è attualmente in corso diDa Vinci Dama Ermellino restauro, un vero e proprio ‘lifting’ per rinnovare la sua luce, anche perché si tratta fondamentalmente di un’opera ‘sana’, non rovinata dalle velature che offuscano ad esempio la ‘Gioconda’(sul cui restauro si sta discutendo all’infinito), ma gli ‘scienziati dell’arte’ hanno pensato di rimetterla a nuovo, dopo aver sottoposto allo stesso trattamento la tela di ‘Sant’Anna’, l’ultima opera realizzata da Leonardo, che però non verrà concessa in prestito all’Italia a causa delle grandi dimensioni.

Il titolo la Belle Ferronière deriva dalla tiara che adorna la fronte della Signora, gioiello molto in voga tra le nobili dame dell’epoca. Giovane ma non più giovanissima, la donna è posta di tre quarti, mentre indossa un sontuoso abito di velluto rosso, portato con eleganza e discrezione. Il suo sorriso è appena accennato, quasi di circostanza, quasi a non volersi rivelare. Certamente è una nobildonna, ma sulla sua identità vi sono state e vi sono tutt’ora infinite teorie, anche se è molto probabile si tratti di Lucrezia Crivelli, dama di compagnia di Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro. La dama divenne amante dello stesso dal 1497, dopo Cecilia Gallerani (la famosa Dama con ermellino). Lucrezia gli diede anche un figlio maschio che assunse da adulto il titolo di Marchese di Caravaggio.

Da Vinci MusicoLeonardo dipinse la tela a fine Quattrocento, durante il suo primo soggiorno milanese alla corte di Ludovico il Moro (1482-1500). Il genio fu chiamato alla Corte milanese, come usava in allora per motivi politici e di prestigio, come artigiano, ingegnere, pittore e organizzatore di Feste.
L’identità autonoma di artista arrivò insieme alla figura di Michelangelo.
Per realizzare i suoi bellissimi dipinti e la pittura murale dell’Ultima Cena, sicuramente Leonardo ha sviscerato ed attinto dalla pittura fiamminga, ispirandosi ad esempio al Trittico Portinari di Hugo Van der Goes, portato a Firenze grazie alla famiglia dei commercianti Portinari. Fu comunque un pittore part rime, essendo anche ingegnere, scienziato e molte altre cose, e realizzò in tutto soltanto una ventina di dipinti, di una bellezza irraggiungibile. Se ne conservano quindici: cinque sono in Francia, e restano le opere più visitate ed apprezzate in tutto il mondo.

Il suo dipinto icona rimane sempre e comunque ‘La Gioconda’, forse anche per l’importanzaDa Vinci, Giovanni Battista che Leonardo stesso diede all’opera portandosela dietro ovunque, attributandole così un valore intrinseco, nonché per alcune tecniche usate originali e particolari. Basta infatti pensare all’enigmatico sorriso che pare sfumare nelle nebbie del paesaggio retrostante e la prospettiva dei perdimenti (la prospettiva aerea che Leonardo chiamava dei perdimenti riguarda il fatto che gli oggetti in distanza perdono nitidezza, contrasto e colore, sfumando verso un grigio azzurrato. La tecnica consiste nel drenare prospettiva attraverso le sfumature graduali).

Con ciò c’è da scommettere che la Belle Ferroniere, sarà la Donna più gettonata della primavera milanese del 2015. Mica male per una Dama che ha superato i 500 anni …