Resa delle uve e prezzi stabiliti: è stato chiuso l’accordo tra Case spumantiere e imprenditori del vitivinicolo, a seguito dell’ultimo confronto interprofessionale svoltosi a Torino, moderato dall’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero.
Per il Moscato, questi sono i punti fondamentali dell’accordo: 107 quintali per ettaro è la resa per la vendemmia 2014, con 8 quintali di blocage/deblocage (cioè il meccanismo finalizzato ad assecondare la richiesta di mercato, cioè la quota di uva che potrà essere destinata a docg a seconda della domanda); prezzo dei grappoli fissato in 10,65 euro al miriagrammo.
Nell’accordo c’è anche l’impegno delle Case spumantiere a ritirare un minimo di 100 quintali/ettaro di uve docg per la vendemmia 2015 al prezzo di 10,70 euro al miriagrammo. “E’ stato scongiurato, nell’imminenza dalla vendemmia, il rischio di avere un’annata con prezzi a mercato libero – spiega Carlo Ricagni, Direttore della CIA di Alessandria e membro della Commissioni paritetica -. L’intesa garantisce un buon reddito per la vendemmia in corso e continuità per il 2015. Sono state accolte molte delle proposte di CIA Piemonte e Agrinsieme Moscato. Soltanto l’intesa tra tutti gli attori della filiera può garantire lo sviluppo stabile di un comparto strategico, qual è quello del
Moscato, che assicura percentuali di vendite eccellenti all’interno del portafoglio export della nostra Regione”.
Per quanto riguarda il Gavi Docg, la Commissione Paritetica ha stabilizzato il comparto e fatto ottenere una remunerazione delle uve soddisfacente tra le parti. Alla quota fissa di 9500 kg/ha di uva che è stata mantenuta, si aggiunge una riserva vendemmiale di 10 q/ha da utilizzare in blocage/deblocage. I prezzi minimi delle uve sono cresciuti dell’11% circa per il Gavi Docg e dell’8% circa per il Gavi con menzione geografica (rispetto allo scorso anno).
All’incontro della Commissione Paritetica a Torino erano presenti – per la parte agricola – i rappresentanti della CIA, Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative, Vignaioli Piemontesi e Cantina Produttori del Gavi e – per la parte indistriale – Araldica Castelvero S.c.a., Mignanego Francesco e figli S.r.l., La Scolca S.s., Batasiolo S.p.a., Bersano vini S.p.a., Massone Stefano e Vigne Regali S.r.l.
“Siamo soddisfatti dall’incontro, l’accordo è stato buono – commenta Gianfranco Semino, Presidente CIA della zona di Novi Ligure e Presidente Cantina Produttori del Gavi -. La collaborazione da parte dell’industria è stata proficua, in particolar modo è stata decisiva la presenza dell’Araldica Castelvero S.c.a. Il Gavi sta andando bene, il reddito è stato aumentato. E’ un buon accordo che favorisce la prosecuzione delle attività del territorio”.
In provincia di Alessandria, la vendemmia 2014 avrà inizio alla metà del mese di settembre.