Non stanno sereni e non intendono stare zitti i pensionati di fronte a una situazione sempre più insostenibile.
In Italia le pensioni sono gravate da un prelievo fiscale che è il doppio della media Ocse e negli ultimi 15 anni hanno perso il 30% del potere d’acquisto. In questo quadro i pensionati italiani sono stati esclusi dalla riduzione del prelievo Irpef (il famoso bonus di 80 euro).
Le organizzazioni sindacali piemontesi dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, hanno raccolto oltre 150.000 cartoline che dicono al Presidente del Consiglio “non stiamo sereni”. Insieme a quelle raccolte nel resto d’Italia saranno consegnate al destinatario perché sappia che milioni di persone non sono serene per il loro futuro e quello del Paese, e che vogliono risposte, non solo promesse, e che il bonus di 80 euro deve essere esteso anche ai redditi da pensione.
In questi anni, mentre altri si dedicavano a criminalizzare gli anziani cercando di farli apparire agli occhi dei giovani come la causa delle difficoltà attuali, i pensionati con i loro redditi limitati hanno costituito l’unico vero ammortizzatore sociale per le famiglie impoverite dalla crisi.
Per tutte queste ragioni le organizzazioni sindacali dei pensionati si sono preparati a una grande mobilitazione nel mese di settembre a sostegno della piattaforma che Cgil Cisl e Uil hanno messo a punto per una vertenza nazionale con il Governo in materia di fisco e previdenza.
Per i Pensionati le priorità sono così declinate:
• ESTENDERE IL BONUS 80 EURO AI REDDITI DA PENSIONE
• FERMARE LA CADUTA DEL POTERE D’ACQUISTO DELLE PENSIONI
(-30% negli ultimi 15 anni)
• RIDURRE LE TASSE SULLE PENSIONI (i pensionati italiani sono gli unici in Europa a pagare più tasse di quando lavoravano e le pensioni italiane sono tassate il doppio della media europea)
Si stanno diffondendo ovunque migliaia di copie della piattaforma e di volantini. Si deve sapere che la riduzione dell’evasione fiscale (180 miliardi di euro) può finanziare ampiamente la perequazione e la rivalutazione delle pensioni, la riduzione della pressione fiscale per lavoratori e pensionati e la tutela e l’adeguatezza delle pensioni dei giovani.
In provincia di Alessandria tutti questi temi saranno dibattuti in ben 7 assemblee pubbliche che si terranno in ciascun centro-zona – Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato, Novi Ligure, Ovada, Tortona e Valenza – nel corso del mese di settembre. Saranno assemblee dedicate in particolare ai pensionati, ma aperte anche ai lavoratori e all’intera cittadinanza.
SPI CGIL FNP CISL UILP UIL
Alessandria