A Life in picture: omaggio a Douglas Kirkland, che rese Marilyn immortale [Very Art]

Douglas Kirkland Venezia aperturadi Cristina Antoni

Voglio lenzuola di seta, del Dom Perignon, e un disco di Frank Sinatra.….(Marilyn Monroe a Douglas Kirkland durante il servizio fotografico di Look del 1961)

E’ l’argomento più ‘glamour’ del momento il cinema, con il settantunesimo Festival di Venezia in corso, e riguarda proprio il mondo del cinema la bella mostra dedicata dall’istituto Luce di Cinecittà in collaborazione con Vanity Fair presso il Telecom Center Italia in campo San Salvador della città lagunare al celebre fotografo Douglas Kirkland. La mostra à ad ingresso gratuito e dura fino al 6 settembre.

L’artista in questione, che compie gli ottant’anni in questi giorni, ha presenziato al vernissage inaugurale lasciando la villa studio di Los Angeles, dove ormai trascorre la maggior parte del suo tempo a conferire ai suoi ritratti quella magica allure che li rende unici.
A soli ventisette anni, nel 1961, Kirkland incontrò La Diva per eccellenza, MarilynKirkland 2 Monroe, inviato dalla rivista Look per un servizio fotografico. Il 17 novembre di quell’anno le immagini realizzate in quell’occasione vennero pubblicate, e proprio da lì nacque il mito di Marilyn, icona assoluta di sensualità e divismo, mentre la carriera di Kirkland ebbe un’accelerazione immediata. In quelle foto Kirkland catturò ogni raggio della solarità, rese eterna ogni briciola della sterminata carica erotica dell’attrice divenendo il simbolo della sua eterna bellezza. Nove mesi dopo Marilyn morì, ma continua ancora a vivere in quelle immagini fissate nei limiti spaziali di un letto sfatto.

Kirkland locandinaDurante il servizio in un estremo gesto professionale Kirkland rinunciò al richiamo erotico della diva che lo invitò ad avvicinarsi, forse perché preferì rubarle l’anima attraverso l’ obiettivo, penzolando da una ringhiera nel fotografarla e renderla così sua per sempre, e di fama interplanetaria nell’immaginario collettivo. Marilyn gli confidò di essersi sposata a sedici anni per sfuggire ad un affido famigliare. In tutto si incontrarono tre volte, ed ogni volta l’umore della diva era diverso, come se fosse stata tante donne in una, lasciando emergere il lato capriccioso e instabile di una donna fragile ed infelice.

Gli 88 ritratti esposti in mostra costituiscono un’anteprima mondiale e riguardano moltiKirkland Monica Bellucci personaggi famosi: un sorriso particolare di Audrey Hepburn, Jack Nicholson con un fiammifero acceso tra i denti, Coco Chanel, Sofia Loren, Mick Jagger, Monica Bellucci, Sean Connery e tanti altri. I suoi ritratti non riguardano solo l’apparenza fisica, sono un’indagine sull’espressione mutevole dei volti, sui segreti dell’anima, i pensieri più nascosti di personaggi famosi e non soltanto. L’ artista ama le persone, anche gli sconosciuti più anonimi, che passeggiano per strada rivelando qualcosa di sé nelle foto che Douglas scatta instancabilmente.