Confindustria: “crescita possibile rimettendo le imprese al centro del sistema”

Riva GiovanniniSi rafforzano, nello scorcio d’estate, i segnali di miglioramento dell’economia e le attese degli industriali della nostra provincia tornano a mostrarsi favorevoli, come già si percepivano tre mesi fa.

Lo confermano i risultati della 159a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre luglio-settembre 2014.

Nel complesso, gli indici del comparto manifatturiero sono in rialzo, seppure ancora negativi per occupazione, ordini totali e reddività, mentre sono positivi per produzione e ordini export. Si registra la crescita del grado di utilizzo degli impianti, della propensione ad investire, e di chi ha lavoro per più di un mese.

La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in significativo calo, e la maggioranza degli intervistati (l’85%) prevede invariata l’occupazione. E’ stabile il ritardo negli incassi, mentre il portafoglio ordini a breve termine è in risalita.
Nel confronto con i dati della rilevazione regionale piemontese, i risultati che emergono dall’indagine alessandrina sono persino migliori per export, investimenti e produzione.

In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione risale a –1, l’indicatore della produzione cresce ed è positivo a +2. Gli ordini totali risalgono a –2. Sono positivi a +8 gli ordini export. L’indicatore specifico della redditività nel trimestre a venire è negativo ma risale a –11, anche se il 75% degli intervistati si attende una costanza della reddività. La previsione di ricorso alla cassa integrazione scende ed è segnalata dall’11% degli imprenditori del campione e la maggioranza degli intervistati (l’85%) prevede invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti sale ed è al 72% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, cresce ed è dichiarata complessivamente dal 74% degli intervistati. Il ritardo negli incassi è stabile ed è segnalato dal 56% degli intervistati, mentre l’80% ha lavoro per più di un mese.

La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese  mostra previsioni meno ottimistiche rispetto al trimestre scorso, con occupazione a zero, il livello di attività a zero, e sono a zero i nuovi ordini, e a –8 per la redditività.

I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa cento aziende associate, tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 22 luglio ad Alessandria dal presidente di Confindustria Alessandria Marco Giovannini, e dal direttore Fabrizio Riva.

“Intitoliamo la nostra indagine “Il potenziale del sistema produttivo” – commenta Marco Giovannini, Presidente di Confindustria Alessandria – che è un felice richiamo di Alberto Baban, Presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, utilizzato nel corso del recentissimo convegno dedicato alla “Crescita possibile”. La crescita è possibile solo se saremo in grado di sfruttare compiutamente questo potenziale, supportando adeguatamente il nostro sistema manifatturiero, con un quadro di regole certe e moderne, in cui le imprese possano operare per lo sviluppo, ora che finalmente i primi segnali di mutato quadro congiunturale sembrano emergere, anche in ambito locale.
Se rimettiamo anche l’impresa al centro degli interessi comuni di tutti noi – sottolinea Giovannini – sicuramente usciremo prima dal tunnel di questo lungo periodo di crisi. Ricordiamoci che le difficoltà si devono condividere per poterle affrontare con ragionevole speranza di superarle. Ancora una volta rimbocchiamoci le maniche, e continuiamo a dare le giuste spallate alla recessione”.

Il direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, aggiunge: “Questa nostra indagine presenta diversi elementi di rafforzamento delle previsioni favorevoli che già si annunciavano tre mesi fa. Anzitutto nell’andamento della produzione e ordini, come sempre trainati dalla domanda esterna. Sono migliorative anche per la previsione di un minore ricorso alla cassa integrazione, ed in un maggiore utilizzo degli impianti. E si evidenziano, soprattutto, in una forte propensione ad investire, almeno per il rinnovo del “parco macchine”, probabilmente anche per la positiva spinta di iniziative nazionali (come la cosiddetta “Sabatini-bis, o i fondi a favore delle Piccole e Medie Imprese provenienti dalla Cassa Depositi e Prestiti o dalla Bce – Banca Centrale Europea), così come, a livello locale, per le nostre aziende associate dal plafond messo a disposizione insieme a Bpm – Banca Popolare di Milano, che riscontra un notevole accesso al credito. Sono iniziative e segnali – commenta Riva – e citiamo anche l’accordo pubblico-privato sottoscritto pochi giorni fa presso la nostra sede a favore della nascita di nuova imprenditoria, che intendono appunto favorire appieno la crescita del sistema produttivo, il cui potenziale è assai elevato, anche dopo molti anni di difficile congiuntura che ci stiamo lasciando alle spalle”.