Sono in totale 264.079 le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps della Provincia di Alessandria (ordinaria, straordinaria, in deroga) nel mese di giugno 2014, numero enormemente inferiore sia rispetto alle 1.221.359 ore autorizzate nel mese di maggio 2014 (-78,38%) che alle 946.911 ore registrate a giugno dello scorso anno (- 72,11%).
Va sottolineato che il dato complessivo delle ore autorizzate nel mese di giugno è PARZIALE in quanto il report pubblicato dall’Inps non contiene il dato relativo alla Cassa integrazione Ordinaria nel settore Industria, il che non consente di fare analisi e valutazioni sullo “stato di salute” economico e produttivo del territorio.
Va anche ricordato che nel mese di giugno 2014 l’INPS ha effettuato una “rilettura” degli archivi, andando a modificare al rialzo in modo anche piuttosto consistente le serie storiche dei dati in particolare per gli anni 2012, 2013 e 2014; le tabelle e i grafici elaborati dalla Cisl territoriale sono stati aggiornati per riflettere i nuovi dati statistici, ma alcune cifre fornite ed alcune considerazioni effettuate in precedenza possono non essere più valide.
Nel primo semestre 2014 le ore autorizzate ammontano complessivamente a 5.615.486, l’8,44% in meno rispetto al totale del primo semestre 2013 (6.132.821).
L’industria si conferma il primo settore per domanda di cassa integrazione con 4. 192.797 ore (74,13% sul totale), seguito dall’edilizia con 708.846 ore (12,62% su totale), dal commercio con 522.911 ore (9,31%), ed infine dall’artigianato 218.415 ore (3,89%).
“Vista la difficoltà di lettura di questi dati, e considerata la difficile situazione economica ed occupazionale del Paese e del nostro territorio, la cautela resta d’obbligo. Per poter dire che siamo in presenza di un primo segnale di inversione di tendenza bisognerà attendere i prossimi mesi”, commenta Alessio Ferraris, segretario generale Cisl Alessandria-Asti.
Aggiunge Tonio Anselmo, segretario Cisl Alessandria-Asti con delega all’Industria: “Nonostante i dati appaiano falsati dalla mancanza del numero di ore di cassa integrazione ordinaria del settore industriale, si denota che l’andamento complessivo del semestre rispecchia quello dei semestri degli anni precendenti, trattandosi dunque di numeri particolarmente preoccupanti”.