Non capita a tutti di essere recensiti da una delle testate più autorevoli del mondo. Tanto più se la recensione riporta commenti molto favorevoli e i giornalisti sono stati inviati dall’altra parte del pianeta, a caccia dei posto migliori. E’ successo all’agriturismo “La Timida” di Cassine, che dopo avere ospitato “due commensali qualunque” nel ristorante, sono finiti sulle pagine del New York Times.
Spiega la titolare Daniela Ulivi, insieme al fratello Tiziano: “Non sapevamo nulla dell’identità degli ospiti che ci hanno telefonato per prenotare per un pranzo. Hanno fatto solamente sapere che c’era una persona celiaca, ma per noi non c’è problema: abbiamo un’offerta ampia per chi ha disturbi di intolleranze alimentari, dovendo osservare le stesse accortezze per mio figlio Pierfrancesco“.
Così si è presentata la coppia di coniugi e si sono intrattenuti a tavola, “facendo qualche domanda come tutti i clienti” e dicendo di avere trovato l’indirizzo de La Timida sul sito internet dell’associazione AIC che certifica i locali con menù differenziati per celiaci.
“Cerchiamo di proporre piatti uguali per tutti, senza diversificare chi soffre di disturbi. E’ molto spiacevole sentirsi discriminati a tavola se si è celiaci, quando il ristoratore offre solamente riso e insalata come alternativa al menù. Inoltre produciamo noi i prodotti da forno, garantendo la sicurezza dei prodotti senza glutine”, spiega Daniela. Marito e moglie hanno ordinato pasta con zucchine, cipollotti dolci, risotto coi mirtilli. Venti giorni dopo la loro visita, ha telefonato una fotografa di Genova per prendere appuntamento per scattare alcune foto all’agriturismo, che sarebbero servite per il New York Times, spiegando chi era in realtà la coppia americana.
L’articolo è stato pubblicato nella sezione “Travel” del giornale, leggibile anche in versione online.
“Ringrazio i signori per la pubblicazione, del tutto inaspettata. Spero di poterli incontrare nuovamente, un giorno”, commenta Daniela. Come scritto anche sul New York Times, i giornalisti sono rimasti colpiti dall’offerta a tavola e dai prodotti coltivati direttamente da Daniela e Tiziano Ulivi: l’agriturismo ha orto e frutteto (con albicocche, pere, pesche), uova (anche di quaglia, adatte alle intolleranze alimentari) e marmellata.
Oltre alla vendita diretta c’è anche la fattoria didattica con oche, anatre, faraone, quaglie, pecore, maiali, conigli, furetti, cincillà e pesci nel laghetto. E’ possibile anche soggiornare in agriturismo (sette le camere a disposizione) e avere una colazione senza glutine (su richiesta). La conduzione è familiare, come si intuisce dall’acronimo scelto per “La Ti.Mi.Da”: è la fusione dei nomi dei fratelli Angela, Tiziano, Milena, Danila.
La Timida è associata a “Turismo Verde”, l’ente della Cia di Alessandria che riunisce gli agriturismi; “Negli agriturismi c’è molta più attenzione sul cibo di quella che si presume – dichiara la presidente di “Turismo verde” Samantha Repetto -; ormai le aziende, soprattutto se condotte da giovani come accade a La Timida, hanno molta sensibilità per le intolleranze alimentari e le varie esigenze di celiaci, vegani e altro. Cerchiamo di stare al passo in un mondo che cambia. Diventa anche una sfida stimolante, per chi si occupa di ricezione e accoglienza, proporre offerte e menù senza glutine o latticini. L’unica cosa che sconcerta – conclude Repetto – è che se ne accorgano prima gli americani, come per il caso del NYT, che gli italiani”.