Filippi traghettatore, Comaschi ambasciatore dell’Unesco

Filippi ComaschiUn ruolo importante di traghettamento verso un nuovo Ente. Ha definito così Paolo Filippi, presidente della Provincia di Alessandria, la nuova Giunta provinciale composta da 10 assessori, oltre allo stesso Filippi, Giancarlo Comaschi, Carlo Massa, Lino Rava, Graziano Moro, Giovanni Barosini, Cristina Mazzoni, Vincenzo Demarte, Dario Gemma e Ernesto Berra (hanno passato la mano Cesare Miraglia e Raffaele Breglia) che presteranno gratuitamente il proprio contributo fino a fine anno, aspettando indicazioni dal Governo in merito alla futura gestione delle Province, enti declassati a secondo grado ossia senza più elezioni dirette ma con un futuro consiglio costituito dai sindaci dei comuni del territorio.

“Sarà importante gestire una fase che si presenta molto delicata, poter conservare e coordinare quanto di positivo è stato fatto negli ultimi anni, cercando di gestire al meglio i servizi e tutelare il personale” ha dichiarato lo stesso Filippi, in carica sino al 31 dicembre “ad oggi non esiste ancora un decreto attuativo che riguardi le competenze dell’Ente, le spese sono le stesse ma i tagli sui finanziamenti sempre maggiori.”

A margine dell’incontro con il presidente Filippi, il vice Gianfranco Comaschi, presidente dell’Associazione Unesco, ha espresso grande gioia e soddisfazione per il riconoscimento di Monferrato, Langhe e Roero, avvenuto a Doha in Qatar, a Patrimonio dell’Umanità.

‘E’ davvero una grande emozione aver raggiunto un simile risultato” ha commentato Comaschi ‘soprattutto se si pensa che a questo obiettivo si è arrivati cominciando a lavorare dal basso, con l’impegno dei Comuni e il coordinamento delle tre Province e della Regione Piemonte. Tutti ci hanno messo passione, professionalità e impegno.”

Impegno che, però, dovrà cominciare, ancora maggiormente, da adesso. “Il risultato raggiunto è sì vantaggio di immagine per il territorio ma adesso dovremo lavorare per far sì che una zona come il Monferrato, uno dei territori più vasti che abbia avuto un riconoscimento simile, non sia abbandonato dai giovani. Cultura, turismo ed economia dovranno essere le tre parole chiave” ha concluso Comaschi.

Roberto Cavallero