Turismo locale ai raggi x: ‘tengono’ Alessandria e provincia, in calo solo il tortonese

MonferratoAlessandria e la sua provincia dal punto di vista turistico attraggono ancora. E il settore degli arrivi e delle presenze tiene.

È questo uno dei dati più importanti presentato nell’indagine statistica sulla presenza turistica in Provincia. Dal 2000 al 2013 gli aumenti sono stati costanti soprattutto nel settore extra alberghiero (bed and breakfast e agriturismi) che ha visto un incremento di strutture, dalle 77 del 2000 alle 445 del 2013, arrivi e presenze e turisti stranieri. E, nonostante una certa contrazione nel settore alberghiero, proprio il turismo straniero continua a guardare con costante interesse al territorio alessandrino. Buoni, infatti, i livelli relativi alle frequentazioni in provincia con un incremento degli arrivi, nel 2013, salito sino a 119.294 e delle presenze che ha raggiunto quota 264.541.
Francesi, olandesi, russi, tedeschi, cinesi, giapponesi, statunitensi e brasiliani sono quelli che più hanno frequentato la Città della Paglia, affiancata, in questo, da Casale Monferrato e Acqui Terme, due centri-zona con vocazione più marcatamente turistica rispetto ad Alessandria. Che nelle presenze, però, batte sia la città monferrina che quella termale, con Ovada unico centro-zona a tenere testa, in questo dato, al capoluogo.

Nel complesso, comunque, tutti i bacini dell’alessandrino hanno incrementato gli arrivi. Unica eccezione, in negativo, è Tortona.

Insomma, nonostante una crisi che continua a mordere e che ha fatto, inevitabilmente, sentire il suo peso, il settore turismo in provincia tiene, tanto che nel 2013 la somma complessiva di arrivi e partenze è la terza degli ultimi 15 anni. Un dato da tenere sicuramente in considerazione e che deve far tenere alta la concentrazione  di istituzioni e operatori con Expo 2015 ormai alle porte.

“L’asset economico del turismo è un punto fermo sul quale basarci per il futuro” le dichiarazioni di Manuela Ulandi, presidente Confesercenti per la zona di Alessandria “ecco perché, in vista di Expo 2015, maggiori collegamenti, su gomma o rotaia, con Milano saranno indispensabili se si vorrà valorizzare ulteriormente il territorio alessandrino.”

“Questi sono dati decisamente confortanti, in genere quando si pensa al Piemonte lo si collega sempre a vini come il Barolo o il Barbaresco e si tendono a dimenticare prodotti della provincia alessandrina come Barbera, Gavi, Dolcetto, Timorasso, gli amaretti di Gavi, i krumiri di Casale o le pesche di Volpedo. Le statistiche ci dicono che l’alessandrino attrae ancora” ha dichiarato Giovanni Poggio, responsabile Turismo e Cultura della Provincia di Alessandria “basti pensare al Marengo Museum e al suo parco, per i turisti uno dei poli di attrazione maggiore dell’alessandrino, soprattutto per famiglie con bambini.”

Sul tema interviene anche il presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi: “La crisi c’è, e questo è un dato consolidato, ma il settore resiste e la somma complessiva di arrivi e presenze è la terza degli ultimi 15 anni. Un segnale che va, comunque, tenuto in debita considerazione, mantenendo alta la concentrazione di istituzioni e operatori alla vigilia di appuntamenti importanti come quello di Expo 2015. Il riordino delle competenze in materia di turismo, con la trasformazione dell’ente Provincia impone, poi, altre doverose riflessioni, al fine di non penalizzare un settore, come quello del turismo, oggi più che mai motore di sviluppo e crescita del nostro territorio”.

Roberto Cavallero