Lions Club Bosco Marengo: “altro che snob: siamo iperattivi in mezzo alla gente!”

Lions 10Nessuno snobismo, e neanche chissà quali attività ‘lobbystiche’: semmai invece una forte spinta al sociale, e una logica interventista, che li spinge a ‘fare’: “che siano le grandi campagne internazionali per salvare, con semplici vaccinazioni, la vita di migliaia di bambini, oppure semplicemente l’addestramento e la donazione di cani guida ai non vedenti, noi del Lions Club Bosco Marengo cerchiamo sempre di fare la nostra parte, in prima fila”.

Marì Chiapuzzo è la presidente (“ma solo per quest’anno: nel 2015 toccherà a Giuseppe Ferrigni, e poi a Vittoria Gallo) del Lions Club di Bosco Marengo, il più giovane dei club del nostro territorio sia per anno di fondazione, 2006, che per età media anagrafica degli iscritti (“non superiamo i 50 anni, e con il 50% di donne, anche se per regolamento i Lions, nati come organizzazione maschile, per ora si sono dati come obiettivo una presenza femminile del 25%).

Con una sede particolarmente prestigiosa, all’interno del complesso monumentaleChiapuzzo di Santa Croce, il LionsClub Bosco Marengo è stato fondato da 23 soci, e oggi ne ha già 62 (tra cui, abbiamo scoperto per caso scorrendo l’elenco, non pochi già intervistati in passato dal nostro magazine, ndr). Molti di loro sono figure note della vita pubblica del territorio, come i politici di scuola democristiana Renzo Patria e Ugo Cavallera (“ma noi non facciamo politica, e abbiamo tra i soci esponenti anche del centro sinistra, come Vittoria Gallo e Enrica Cattaneo”), ma soprattutto imprenditori e liberi professionisti. Per citarne alcuni tra i più noti Carla Bolloli, Andrea Brunetti, Claudio Reiteri, Rosalba Marenco. “Ma citerei anche – dice Marì Chiapuzzo – alcuni soci giovani e operativamente molto attivi: Roberta Pedri che si occupa delle iniziative legate alle scuole, Fabio Bianchi a cui abbiamo affidato il compito di reinventarsi il nostro sito web, e Mariella Pozzi che ci cura la presenza su facebook”.

Casa accoglienza femminile 1Ma come funziona l’attività di un Lions Club? “Ci ritroviamo in genere per riunioni periodiche ogni 15 giorni, e ognuno aggiorna gli altri soci sulle attività a cui sta lavorando, o propone nuovi progetti. Che poi naturalmente vanno realizzati, per cui ognuno di noi cerca di ritagliare più tempo che può dalle proprie attività personali, da dedicare alle nostre mission di servizio, che spesso appunto si inquadrano all’interno delle grandi campagne di service internazionali, come quella per le vaccinazioni dei bambini delle tanti aree povere del pianeta, in collaborazione spesso con altre organizzazioni e fondazioni. Ma talora sono invece progetti locali, che promuoviamo o a cui semplicemente diamo un nostro contributo. Penso alla StraAlessandria, alle attività di beneficenza legate alla Madonnina dei Centauri di Castellazzo e all’ostello femminile Caritas di Alessandria (nella foto), o ancora alla donazione di defibrillatori e di altre attrezzature medico sanitarie là dove sono più necessarie”.

Una specifica area di attività dei Lions è poi quella legata all’addestramento dei caniCane guida per l’accompagnamento dei non vedenti. E qui Marì Chiapuzzo segnala con orgoglio: “tramite il nostro centro di addestramento di Limbiate, abbiamo una bella collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Alessandria, e di tutto il Piemonte. E recentemente abbiamo dotato di cane guida un giovane di Cuneo, avvocato 27enne che certamente potrà trovare nell’animale, perfettamente addestrato, un aiuto importante, e una figura amica a tutto tondo”.
Altra iniziativa importante da segnalare, sia pur tra le tante altre, è quella dei Poster della Pace: “è una manifestazione che si fa in tutto il mondo – conclude Marì Chiapuzzo – e che noi portiamo avanti da anni con diverse scuole del territorio, premiando i migliori disegni dei ragazzi dedicati ad un tema di attualità”.

Ettore Grassano