Le elezioni che si sono appena svolte costituiscono una stagione decisiva per la progettazione del futuro in agricoltura. E’ il momento in cui scegliere nuove azioni e velocizzare i processi già in corso per tendere al meglio, restituendo al settore importanza e centralità.
La CIA di Alessandria ringrazia per il lavoro svolto in questi anni l’assessore regionale uscente Claudio Sacchetto e augura buon lavoro, riponendo molte speranze, ai candidati eletti nell’ultima tornata al voto per la Regione e i Comuni dell’Alessandrino.
Per uscire dalla crisi, la CIA di Alessandria auspica lo sviluppo in tempi brevi di progetti già avviati, la trattazione di argomenti prioritari per il settore e un modo di lavorare più snello e incentrato sull’operatività. Questa politica deve tenere in considerazione gli input che arrivano direttamente dai professionisti del settore.
Alcune considerazioni sono rivolte agli alessandrini in partenza per l’Europarlamento, Daniele Viotti e Tiziana Beghin, ai quattro eletti per la Regione Piemonte Walter Ottria, Domenico Ravetti, Massimo Berutti e Paolo Mighetti, ai primi cittadini che amministreranno i piccoli territori nei prossimi anni.
“Per quanto riguarda il futuro assetto dell’Assessorato regionale che la coalizione sceglierà, le associazioni agricole attendono sviluppi che diano in Piemonte la meritata importanza al settore (compreso l’agroalimentare) trattando le problematiche legate al territorio, come quelle relative all’ambiente e alla caccia – commenta Gian Piero Ameglio, presidente provinciale CIA AL -. C’è grande attesa da parte nostra per la riapertura dei tavoli della paritetica su Moscato, Brachetto e Gavi, questioni politiche di notevole importanza. Riponiamo molte aspettative anche sulle decisioni di export, immaginando delle azioni più propositive sulla gestione agricola in sé. Bisogna far
recuperare dignità al settore, dal punto di vista pragmatico: basta provvedimenti dettati solo da stati di emergenza, serve una politica regionale di programmazione locale che integri quella comunitaria e che affronti il futuro governandolo, avendo un progetto di percorso; è necessario avere una visione più ampia dal punto di vista economico e socio-culturale”.
“Rinnoviamo la richiesta da parte di tutti gli interessati sull’impegno del PSR (Piano Sviluppo Rurale), in gestazione da molto tempo – spiega Carlo Ricagni, direttore provinciale CIA AL -. L’agricoltura alessandrina pone tante speranze per il ricambio generazionale (attraverso l’insediamento dei giovani) e l’avvio di progetti aziendali che ne favoriscano lo sviluppo. Il nostro augurio di proficuo lavoro è rivolto anche ai numerosi sindaci eletti nei Comuni: il rapporto con loro è fondamentale. E’ per questo che lanciamo il nostro accorato appello a tutti i candidati eletti.
Occorre ripensare l’Europa e il Piemonte agricoli, definire criteri stringenti nell’attuazione del PSR e creare un nuovo modello di sviluppo senza subappaltarlo agli egoismi della politica”.