Il 68% degli studenti che si sono sottoposti allo screening andrologico sono risultati affetti da patologia. E’ questo il dato più interessante e, al contempo, allarmante emerso a conclusione del progetto di prevenzione e diagnosi precoce P.A.S.S., ossia il Progetto Andrologico di Screening per Studenti delle Scuole Medie Superiori di Alessandria.
Complessivamente sono stati coinvolti 542 ragazzi di cui 304 maschi, 163 dei quali, ovvero il 54% ha deciso di sottoporsi alla visita, su base esclusivamente volontaria. Per il 97% dei casi si è trattato della prima diagnosi.
Dalle visite eseguite sono emersi i seguenti dati:
1 – ragazzi con riscontro di patologia: 111 (68%)
2 – patologie riscontrate: 134
3 – ragazzi con doppia patoogia 21 (13%)
4 – ragazzi con tripla patologia: 2 (1%)
Le patologie di più frequente riscontro sono state quelle a carico di didimi ed epididimi (50%) e tra queste in oltre la metà dei casi si trattava di varicocele (52%), seguite da anomalie a carico del pene.
L’indagine è stata promossa dal Rotary Club di Alessandria, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale ed è stata realizzata grazie alla disponibilità della SOC (Struttura operativa complessa) di Urologia dell’Ospedale di Novi Ligure-Tortona (ASLAL) in collaborazione con la SOC di Urologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
Il progetto si è sviluppato nel corso dell’anno scolastico 2013/2014 ed ha interessato tutti gli alunni delle classi quinte – di età compresa tra i 17 e i 19 anni – iscritti agli istituti di istruzione secondaria della città di Alessandria (gli istituti Nervi-Fermi, Migliara, Saluzzo, Vinci, ITIS Volta, Liceo Scientifico Galilei e Liceo Classico Plana). Analoga iniziativa era stata rivolta, negli anni precedenti, agli studenti degli istituti superiori di Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada e Tortona.
Tramite il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, gli urologi hanno svolto una concreta azione di sensibilizzazione dei giovani e delle loro famiglie nei confronti delle patologie andrologiche giovanili che, dal 2005, in seguito all’abolizione della visita militare di leva, risultano frequentemente trascurate mentre possono avere effetti negativi sulle prospettive future di fertilità dei giovani di oggi e papà di domani.
Dal punto di vista sanitario, il progetto è stato seguito fin dal primo anno dal dottor Franco Montefiore, Direttore SOC Urologia ASLAL- Presidi Ospedalieri di Novi Ligure-Tortona: “Dal 2009-2010 abbiamo sviluppato nella provincia di Alessandria il progetto PASS, rivolto ai giovani tra i 17 e i 19 anni, che ha coinvolto gli studenti di Novi Ligure, Ovada, Tortona, Acqui Terme e quest’anno quelli di Alessandria. Il programma che abbiamo presentato agli studenti – precisa il dottor Montefiore – è suddiviso in una parte informativa a carattere scientifico-divulgativo rivolta sia ai maschi che alle femmine ed una parte clinica che prevede una visita uro-andrologica facoltativa. Nella prima fase abbiamo illustrato, tra l’altro, ai giovani la figura dell’andrologo quale specialista di riferimento della salute sessuale maschile (cosi come il ginecologo lo è per la donna). In considerazione dei risultati ottenuti riteniamo sia auspicabile che programmi andrologici di questo tipo debbano diventare una realtà strutturata, in quanto la delicatezza del problema non deve essere a nostro avviso demandata solo alla buona volontà dei sanitari o ad iniziative estemporanee”.
“Alla luce dei risultati emersi – dichiara il presidente della Fondazione Pier Angelo Taverna – siamo molto soddisfatti di aver partecipato e finanziato il progetto P.A.S.S., un progetto che ha dimostrato di possedere precise finalità educative, informative e di prevenzione rientrando a pieno titolo tra le iniziative statutariamente promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Ringrazio tutti i partners di questo progetto che hanno contribuito ad evidenziare un problema importante e, per alcuni aspetti preoccupante, per la salute dei nostri giovani e mi auguro che l’esigenza emersa possa trovare risposta nelle sedi competenti”.
“L’esito delle visite mediche ai ragazzi ci ha confermato che il Rotary Club Alessandria – afferma la presidente Debora Paglieri – ha individuato una problematica importante, rendendo un servizio alla comunità ed ai giovani che rappresentano la nostra società futura. Ci impegneremo affinchè, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ci ha
sostenuti, questo progetto possa continuare nei prossimi anni ed estendersi anche alle classi IV degli istituti scolastici superiori”.
Il Responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Alessandria, Antonino Meduri ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa “Essere informati è fondamentale per una corretta prevenzione e per prendersi cura del proprio benessere sessuale ma soprattutto consultando fonti d’informazione sicure e attendibili. I dati raccolti hanno dimostrato quanto sia frequente il riscontro di patologie genitali e come pochissimi giovani siano consapevoli di essere portatori di patologie più o meno gravi.
Positivamente impressionato – ha proseguito – prendo atto che anche la scuola possa essere, oltre lo studio medico, il posto giusto per parlare di argomenti andrologici, per fare counselling, per ascoltare e far acquistare fiducia pur nella riservatezza di ciascuno. Certamente la scuola è il luogo deputato per eccellenza per diffondere messaggi educativi su stili di vita salutari indirizzati soprattutto ai nostri giovani, per tanti motivi fragilissimi anche dal punto di vista riproduttivo e sessuale. Le istituzioni scolastiche possono promuovere la salute all’interno del curriculum formativo sia realizzare un ambiente strutturale e culturale favorevole alla salute.
Un sentito ringraziamento rivolgo al Rotary di Alessandria, alla Fondazione Cassa di Risparmio e al SOC di Urologia dell’ospedale di Novi Ligure per questa iniziativa così ben organizzata all’insegna della salute e del benessere dei nostri adolescenti e per il merito di voler confermare ancora una volta l’impegno e la propria disponibilità ad affiancare la scuola”.