Matteo Ferraris lascia Palazzo Rosso: in giunta entra Abonante?

Ferraris Matteo 1Cittadino semplice: I like it”. Così, a modo suo, l’assessore alla Sostenibilità Finanziaria (ossia bilancio e  partecipate) del comune di Alessandria, Matteo Ferraris, annunciava alle 18,49 di mercoledì, sul profilo facebook, le sue dimissioni. Decisione, del resto, già anticipata al nostro magazine, nel corso di una ‘corposa’ intervista pubblicata due mesi fa, in cui dichiarava la sua volontà di uscita di scena, “dopo i tempi supplementari”. Tra le righe di quella conversazione si intuiva rispetto ad alcuni temi (la riorganizzazione delle partecipate, ad esempio) una visione non del tutto in sintonia con il sindaco Rossa, e con altri componenti della maggioranza. E un altro motivo di più recente dissenso, sostiene qualcuno, potrebbe essere l’approvazione del regolamento comunale sulle coppie di fatto. In attesa delle dichiarazioni di rito, e anche magari di qualche indiscrezione, rimane da capire chi sarà, nei prossimi giorni, ad occupare la casella lasciata libera da Ferraris nello ‘scacchiere’ della giunta di Palazzo Rosso. Voci di corridoio danno in pole position il capogruppo del Pd, Giorgio Abonante.

In allegato, la lettera ufficiale di dimissioni dell’assessore Matteo Ferraris.

 Il sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa ha commentato così la decisione:
“L’assessore Matteo Ferraris, già quando aveva accettato il suo incarico mi aveva dato un anno di tempo. Il tempo di riequilibrare il Bilancio. Ora, raggiunto questo obiettivo, ha ritenuto che l’impostazione del Bilancio di Previsione meritasse il fatto che chi occuperà questo ruolo, per il futuro, potesse seguire questa partita dall’inizio.
Non ritengo che si debba ricondurre questa sua decisione anticipata esclusivamente ad aspetti di valutazione critica relative al dibattito sulle partecipate.
Non ho mai ritenuto che Ferraris potesse rinunciare alla sua autonomia di pensiero, anzi i suoi ‘no’ hanno sempre avuto molto valore, tanto che sono spesso stati oggetto di dibattiti in maggioranza che hanno determinato le scelte che abbiamo annunciato.
Lui stesso ha sempre inteso che il tempo della tecnica fosse limitato e che ci fosse la necessità di dare poi un’impronta politica a questo assessorato così importante.
Lo ringrazio soprattutto per questi ‘no’, per i suoi dissensi e per il rapporto umano. Non sempre la distanza di pensiero si configura come distanza fra le persone, anzi spesso questo è un’occasione per rafforzare i rapporti. Ci aspettano anni impegnativi, sfide importanti da sostenere, se avremo successo sono certa che lui sarà il primo ad esserne contento”.