Il giudizio spetta naturalmente in primis ai rappresentanti delle diverse associazioni che hanno portato direttamente la voce dei loro territori, ma un pregio l’incontro di ieri, che ha visto protagonista ad Alessandria il ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti (nella foto), lo ha avuto sicuramente: è stato informale, concreto, e senza la minima ‘strizzatina d’occhio’ a temi da propaganda elettorale, o a dichiarazioni tipo ‘noi facciamo, gli altri invece’, ecc ecc….
Un plauso quindi a Gianni Barosini, presidente del consiglio provinciale (“il Ministro può confermarlo: lo inseguo da quando si è insediato, e ha scelto lui quando venire ad Alessandria, non certo io”), che non ha cercato di ‘buttarla’ in campagna elettorale, pur essendo candidato per la Regione.
E cosa ha fatto il Ministro Galletti? Ha ascoltato con attenzione sul fronte
Eternit-amianto le istanze e le richieste di Bruno Pesce (il rappresentante di Voci della Memoria è stato come sempre efficace, incisivo, coinvolgente nell’andare ‘al cuore’ della questione), ma anche la posizione non meno determinata (“lo Stato faccia la sua parte nell’aiutarci a far applicare una sua sentenza. E il Governo ci liberi immediatamente dall’assurda camicia di forza del patto di stabilità”) del sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi.
E, sul fronte Ecolibarna, il rappresentante del Dicastero dell’Ambiente ha raccolto le testimonianze, e le richieste, del sindaco di Serravalle Scrivia Alberto Carbone, del segretario della Provincia Alessandro Casagrande e di diversi esponenti del Comitato Ecolibarna, garantendo che le operazioni di messa in sicurezza del sito possono e devono proseguire, salvo verificare nelle prossime settimane anche la possibilità (ad oggi ‘ventilata’, ma tutta da approfondire) che si possa riuscire a realizzare la bonifica completa dell’area, con un costo intorno ai 31 milioni di euro.
Due considerazioni vale la pena fare ancora:
1) il ministro Galletti ha detto in sostanza “non crediate di essere un territorio in particolare emergenza ambientale: vi assicuro che, dalla Terra dei Fuochi a Taranto-Ilva, c’è ben di peggio. Da voi se non altro le questioni sono ben chiare, le soluzioni condivise, e si tratta di trovare via via le risorse necessarie per compiere i tragitti necessari per bonificare il territorio”. Valutazione da Ministro competente e di buon senso, naturalmente. Ma in questi casi, attenzione, mal comune non è mezzo gaudio, e in giro per la nostra provincia ci sono davvero 4 o 5 situazioni ambientali delicatissime (non solo quindi le due affrontate oggi: si pensi alla Fraschetta, oppure anche a tutto ciò che ruota o potrebbe ruotare attorno al Terzo Valico). Ed è vero che qui l’emergenza ambientale non genera quasi mai (anzi: toglieremmo il quasi) rivolta sociale, ma questo non è mica detto che sia un valore positivo in assoluto. Spesso, semplicemente, è la dimostrazione di una certa apatia/rassegnazione mandrogna, e forse di un sabaudo spirito da sudditi, più che da cittadini consapevoli. Quindi non trastulliamoci, e vigiliamo.
2) All’incontro con il Ministro Galletti non si è presentato nessun soggetto (individuale o collettivo) rappresentativo della vicenda polo chimico di Spinetta, e più in generale nessun esponente, neanche territoriale o associazionistico, della Fraschetta. Che magari non è la Terra dei Fuochi, ma certamente neanche Disneyland. Peccato, anche se Barosini ha promesso: “entro massimo due mesi il Ministro Galletti sarà di nuovo tra noi, per affrontare specificamente anche quel tema”. E’ una promessa?