“Un anno fa abbiamo annunciato che avremmo rinunciato ai rimborsi elettorali relativi alle elezioni regionali piemontesi del 2010, e lo abbiamo fatto immediatamente, e davvero: ecco la prova”. L’on. Mimmo Portas, leader dei Moderati, ieri mattina a Palazzo Rosso ha estratto dalla tasca della giacca con orgoglio il documento con cui il suo Movimento (“siamo e restiamo una lista civica: senza tessere e molto ancorata nei territori, fra la gente. Diteci pure che siamo naif, non ci offendiamo: le strutture e le logiche dei partiti non ci appartengono”) mostra che passare dalle parole ai fatti si può, basta volerlo.
“Se vi dicono che è tecnicamente impossibile rinunciare ai rimborsi non credeteci: a noi è bastata una lettera indirizzata all’onorevole Boldrini, presidente della Camera dei Deputati. E dire no ai 250 mila euro che ci spettavano per legge non è stato banale, per noi che siamo piccoli e senza altre risorse: significa che questa campagna elettorale, dai ‘santini’ ai manifesti elettorali, ogni candidato/a se la paga attingendo dal proprio borsellino. Ma è un segnale importante, che speriamo possa essere molto apprezzato dai cittadini”.
Al di là della rinuncia ai rimborsi, territorio e lavoro sono le parole ‘chiave’ su cui Portas (accompagnato nella sua tappa elettorale alessandrina dal segretario regionale dei Moderati Giuliano Mannolino) ha puntato: “siamo al fianco di Chiamparino, lealmente, come già fu durante il suo quinquennio da sindaco di Torino: e crediamo davvero che possa essere il sindaco del Piemonte, se nei primi tre mesi di mandato saprà investire con decisione sul lavoro, nelle sue varie declinazioni, come priorità assoluta. Noi ci saremo, e puntiamo ad un ottimo risultato: sempre per la gente, e fra la gente”.
A ricevere Portas c’era tutto lo ‘stato maggiore’ dei Moderati alessandrini, e ad un certo punto ha fatto ‘capolino’ nella sala del consiglio comunale anche il sindaco Rita Rossa, per un saluto.
Presentando i quattro candidati del nostro territorio (l’assessore provinciale e coordinatore del movimento Cesare Miraglia, la tortonese Katia Nalin, il novese Roberto Silvano e l’orafo valenzano Mauro Orsini), Portas si è sbilanciato: “I consiglieri regionali eletti a questo giro saranno solo 50, ma noi in questi anni siamo sempre cresciuti in rappresentanza territoriale e anche regionale, e abbiamo le carte in regola per continuare a farlo. E Cesare Miraglia ha ormai maturato una tale esperienza, come amministratore locale, che potrebbe aspirare non solo ad uno scranno da consigliere regionale, ma probabilmente anche a qualcosa di più”.