“Sistema Italia e sanità in crisi. Quale il ruolo della Medicina Territoriale?” è il tema attorno al quale Giovanni Barosini, candidato al consiglio regionale del Piemonte (lista Ncd-Udc) invita a confrontarsi medici, addetti ai lavori del mondo della sanità e, soprattutto, cittadini interessati a partecipare e a dare un contributo al dibattito.
L’appuntamento è per sabato mattina, a partire dalle 10, a Palazzo Ghilini, sede della Provincia in piazza della Libertà, ad Alessandria.
“La salute – spiega Barosini – è questione centralissima, e circa l’80% del bilancio della Regione Piemonte è destinato proprio alla sanità, e al sociale. Per questo ritengo che sia davvero fondamentale riflettere sulle prospettive della nostra sanità, e farlo pubblicamente, coinvolgendo il più possibile i cittadini/pazienti del sistema sanitario, e muovendo sempre dalle loro esigenze reali e quotidiane”.
L’incontro avrà come focus particolare la medicina territoriale, ossia i medici di famiglia, e vedrà come relatori il dott. Carlo Rescia (Presidente dell’Associazione MedItaly), lo stesso Barosini nella sua veste di Presidente del Consiglio Provinciale di Alessandria, e l’Onorevole Enrico Costa, Vice Ministro al Ministero della Giustizia, e candidato alla Presidenza della Regione Piemonte per Ncd-Udc. “La sanità pubblica e i suoi operatori – sottolinea Barosini – meritano un’attenzione assai più forte di quella che è stata loro dedicata in questi anni, ed è necessario metterli nelle condizioni di operare nelle condizioni migliori, liberandoli il più possibile da incombenze di tipo burocratico, e facendo in modo che possano dedicarsi alla cura dei pazienti senza eccessivi vincoli legati ai costi, e al reperimento delle risorse: la salute delle persone non può diventare una variabile subordinata rispetto ai bilanci”.
Poi Barosini continua: “La Regione deve ancora risolvere gli annosi problemi del settore sanitario. Le attese per gli esami sono inaccettabili e invece di risparmiare sugli sprechi si risparmia sui servizi essenziali. Tra i quali l’assistenza ai malati e il sostegno alle persone non autosufficienti. Quindi occorre migliorare il rapporto con le case di riposo, ridiscutere le tariffe dei degenti, approvare la legge di riordino delle IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza) che giace polverosa nei cassetti da 10 anni. Sempre nel campo sociale, bisogna valorizzare le cooperative sociali e le associazioni di volontariato, aumentando l’importo dei fondi della legge 266 sul volontariato”.
E aggiunge: “Occorre una nuova categoria di politici ed amministratori per risolvere questo. Persone che non abbiano paura ad affrontare chi di fatto impedisce la soluzione dei problemi per gli interessi di alcuni rispetto a quelli della maggioranza. In questo non transigo. Conosco bene le difficoltà di questo settore e so anche bene che a Torino si può fare molto per migliorare. E questo è il mio principale obiettivo elettorale”.
Ma qual è, secondo Barosini, lo stato di salute della sanità alessandrina, e quale la strada per migliorarla e renderla più efficace e rispondente ai bisogni della gente? ”La strada sembrerebbe scontata ma non lo è….visti i problemi ancora irrisolti. La sanità deve rimanere pubblica sia come aspetto culturale sia per le implicazioni devastanti nel sistema sanitario delle logiche d’impresa speculativa che tendono a imporsi sempre, e che i malati continuano a subire, nonostante riforme o meglio pseudo-riforme, tese a portare vantaggi ai soliti noti, e non ai cittadini. Per questo favorirò la costituzione di un organo di stretta sorveglianza e controllo sulle procedure, sui tempi e liste di attesa, comminando sanzioni pesanti, anche penali. Questa è l’unica strada che porta alla soluzione dei problemi. La salute è un diritto prioritario. E continuerò a combattere, con tutte le mie energie, gli sprechi ed le vergognose clientele di questi ultimi decenni”.
Barosini evidenzia, inoltre, la necessità di mettere il cittadino/paziente al centro assoluto della sanità pubblica alessandrina: “Sono socio fondatore nel 2000, insieme a Gabriele Ideo, del Tribunale per i diritti del Malato in Alessandria. Sono anche vicepresidente della Federazione delle Associazioni Disabili Provinciale, con Paolo Bolzani presidente. In Regione mi impegnerei per veder riconosciuto alle associazioni di volontariato il dovuto sostegno istituzionale, sia normativo che nelle risorse. Si parla tanto in proposito, ma si fa sempre troppo poco”.
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