Ho ricevuto la locandina dello spettacolo organizzato dall’Associazione Culturale Iside che devolverà i proventi alla Fondazione Telethon a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. L’evento è patrocinato da Comune di Alessandria e Provincia di Alessandria.
Poiché informare è un dovere ed essere informati è un diritto, informo chi non ne è al corrente che Telethon finanzia la sperimentazione animale e lo dichiara sul suo sito web http://www.telethon.it/chi-siamo/trasparenza/posizioni-ufficiali#sperimentazione
Gli istituti di ricerca e le associazioni che ne fanno uso la chiamano “sperimentazione animale” perché il termine “vivisezione” ha un sinistro connotato: fa pensare all’uccisone dell’animale e poi al suo sezionamento e l’impatto emotivo sul pubblico sarebbe traumatico ma non vi è molta differenza tra vivisezionare un animale e usarlo come oggetto di sperimentazione: con la “sperimentazione animale” gli animali non vengono uccisi e sezionati ma, per esempio, subiscono scosse elettriche, privazioni, isolamenti totali, irradiazioni, somministrazioni di farmaci in dosi letali, prove di tossicità che portano a convulsioni e vomiti di sangue, induzione di malattie artificiali in forme devastanti, attacchi di cuore, ulcere, paralisi, attacchi epilettici, somministrazione di fumo, alcolici, droghe; sono spalmati di cosmetici, sostanze caustiche, solventi, agenti chimici industriali. In svariati casi non viene utilizzata alcuna anestesia, perché sarebbe una perdita di tempo e potrebbe interferire con l’esperimento. Vi sono casi in cui i ricercatori si preoccupano di tagliare le corde vocali per non sentirne i lamenti e poter praticare quella che è una vera e propria disciplina del silenzio. Tutto ciò non rientra nel termine “vivisezione” perché l’animale è vivo (finché resiste) e non sezionato quindi questa differenza di linguaggio fa sentire meno colpevoli i ricercatori e i sostenitori di questo tipo di ricerca ma io non colgo volutamente questa differenza e continuo a chiamarla “vivisezione”. Sono lieta che anche il Comune di Alessandria abbia fatto altrettanto nella recente Deliberazione del Consiglio Comunale n.32/507 “Mozione presentata dal signor Consigliere Malerba in merito a M/25 ALESSANDRIA COMUNE CONTRO LA VIVISEZIONE”.
A pagina 6 della deliberazione si legge l’emendamento del Consigliere Angelo Malerba
“Tenuto conto dell’oggetto della presente mail, sono qui a richiedere che la suddetta mozione sia emendata e che quindi nella sezione
-impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a “
-sia aggiunto il seguente punto: “ad evitare qualsiasi patrocinio e collaborazione a qualsiasi titolo con tutti gli eventi sul territorio atti a promuovere la raccolta di fondi per le associazioni e le fondazioni per la ricerca medica, a meno che esse non si impegnino per iscritto a non finanziare alcun progetto di sperimentazione su animali per il presente e il futuro”.
Il Consiglio Comunale ha votato favorevolmente all’unanimità. A prima vista il comportamento del Comune di Alessandria appare visibilmente incoerente perché votare di non concedere un patrocinio a simili eventi e poi concederlo genera perplessità, se non addirittura sconcerto.
Vorrei avere una risposta, possibilmente pubblica, che mi garantisca che il Comune di Alessandria e Telethon abbiano preso accordi sulla destinazione dei soldi devoluti a Telethon, proventi dello spettacolo che il Comune di Alessandria patrocina: quei soldi dovrebbero essere devoluti a ricerca senza vivisezione/sperimentazione animale. Telethon finanzia la sperimentazione animale ma non tutta la sua ricerca si serve di questo metodo sul quale, ricordo, il Comune di Alessandria ha preso una posizione ben chiara.
E’ del tutto inutile, anzi controproducente, predicare bene e razzolare male. La concessione di un patrocinio è molto frequente ma non deve considerarsi scontata. In questo caso c’è un atto amministrativo che impegna il Comune a non concederlo e se vi sono eccezioni in merito è doveroso renderle note.
Ognuno è libero di valutare l’uso del proprio denaro e del proprio impegno nell’opera di volontariato, di sostegno e di finanziamento ma spesso i donatori di tempo e denaro non conoscono a fondo l’associazione a cui si dedicano, soprattutto non sanno se finanzia la vivisezione/sperimentazione animale: è un’informazione che può costituire una discriminante sulla scelta di donare o non donare.
Il Comune di Alessandria ha fatto la sua scelta e, salvo smentite, è doveroso che la rispetti.
Cordiali saluti.
Paola Re – Tortona (AL)