“L’ho ribadito anche mercoledì, in occasione della visita ufficiale in Provincia ad Alessandria del Ministro Galletti in cui si è parlato delle principali criticità ambientali: questo è un territorio che merita più attenzione da parte delle istituzioni, a partire dal Governo, e dalla Regione Piemonte: per questo è indispensabile riuscire a portare a Torino le nostre istanze, e dare voce alle nostre esigenze, a partire dal capoluogo, per estendersi naturalmente a tutte le città e i paesi dell’alessandrino”.
Giovanni Barosini, da alcune settimane segretario regionale dell’Udc, e da cinque anni presidente del consiglio provinciale, sogna per la ‘sua’ città un futuro assai diverso dal presente di crisi e sconforto che gli alessandrini stanno vivendo, e percepiscono anche nelle istituzioni locali.
“Mi sono davvero stancato di una classe di amministratori locali che si piange addosso, e non fa nulla. E più che un sogno ho un progetto, a cui comunque vadano le elezioni di domenica prossima (che mi vedono candidato al consiglio regionale nella lista Ncd-Udc, per Enrico Costa presidente del Piemonte) mi dedicherò intensamente nei prossimi mesi: ossia la costituzione di un vero ‘Comitato pro Alessandria’, che aggregherà persone serie, rispettabili e autorevoli, con la voglia di impegnarsi per migliorare la città. Un vero e proprio comitato di ‘probi viri’, rappresentativi del cuore pulsante della comunità, in maniera culturalmente, socialmente ed ideologicamente trasversale. Ma soprattutto persone oneste, prima di tutto intellettualmente: un baluardo contro la corruzione e i cattivi costumi, non solo della politica. Penso alle imprese, che devono perseguire legittimamente il profitto, ma anche essere attente al sociale. All’informazione che vorrei corretta e obiettiva, sempre. Ad una pubblica amministrazione che deve recuperare efficienza e trasparenza. Dobbiamo costituire una rete tra tutte le categorie sociali per una visione solidale della città. Ma non solo a parole, nella solita ottica esteriore tipica della politica di sinistra: invece operando con i fatti, con delle idee concrete e un piano per realizzarle”.
La “mission” del Comitato, nella visione di Barosini, sarà unire la città, Alessandria, andando oltre ogni tipo di divisione. “Perché la peggiore crisi è quella che ci vede divisi nell’individualismo, nel settarismo e soprattutto nell’egoismo: il Comitato dovrà essere un’entità viva, operativa, e lotterà per aggredire le problematiche stringenti, ovviamente a partire dalla precarietà occupazionale, causata dalla gravissima crisi economica nazionale, ma che ha anche specificità locali. E poi c’è un altro prioritario aspetto a forte rischio e dilagante: la solitudine delle persone, e la disgregazione del tessuto sociale”.
Intanto Giovanni Barosini è impegnato negli ultimi incontri della sua campagna elettorale, tutta ‘improntata’ ad incontri diretti, e ‘sul campo’, con singoli cittadini e associazioni di volontariato, professionali e imprenditoriali. E ‘declinata’ su alcuni concetti fondamentali: “Penso che chiunque governerà – sottolinea il candidato Ncd-Udc – il compito di un consigliere sia innanzitutto quello di contribuire ad avvicinare il “palazzo” alla gente, favorendo da subito l’abolizione dei privilegi, che fanno a pugni con le difficoltà di tante famiglie. Se sarò eletto, mi muoverò in alcune direzioni essenziali: 1) migliori trasporti, a partire dalla manutenzione delle strade, e delle ferrovie, per arrivare al potenziamento dei servizi pubblici esistenti, in certe zone davvero carenti. 2) il turismo, che può essere un volàno straordinario per reagire alla crisi, ma deve essere stimolato e incentivato a livello regionale: e questo succederà solo se a Torino ci sarà qualcuno che farà sentire davvero la voce di Alessandria, e dell’alessandrino. 3) l’artigianato e l’agricoltura, grandi risorse del nostro territorio, a cui va dato modo di esprimersi senza troppi lacci e vincoli, per crescere, e offrire soprattutto ai giovani un’opportunità reale di lavoro, e di crescita personale. 4) l’ambiente e la sua salvaguardia: al Ministro Galletti ho evidenziato proprio ieri le non poche emergenze su questo fronte, coinvolgendo direttamente alcuni protagonisti delle battaglie ambientali di casa nostra. Ma anche qui ci vogliono risorse, e attenzione da parte dello Stato centrale, e della Regione Piemonte. 5) la sanità e il sociale, settori strategici sia sul fronte occupazionale, che dal punto di vista dei servizi a cui gli alessandrini, a partire dagli anziani e dai portatori di handicap di qualsiasi tipo, hanno sacrosanto diritto. E che invece negli ultimi tempi vengono sempre più messi in discussione: dobbiamo cambiare marcia, e possiamo farlo, mettendo in campo persone motivate, e che credono davvero di potere e dovere fare qualcosa di importante per l’intera comunità”.
Messaggio politico elettorale: committente Alessandro De Faveri