“C’è voluto più di un secolo per arrivare ad essere come siamo oggi, anche se l’Europa non è perfetta…”. Con queste parole, il 9 maggio, proprio nel giorno in cui si celebra la Festa dell’Europa, il prof. Gianni Toniolo docente di Storia economica alla LUISS di Roma ha aperto la sua relazione sui “100 anni dalla grande guerra” di fronte ad un’ampia platea di studenti e docenti vincitori del concorso “Diventiamo cittadini europei”.
Giunto quest’anno alla sua XXX Edizione il concorso, bandito dal Consiglio Regionale del Piemonte-Consulta Europea, ha premiato 54 scuole appartenenti alle varie province del Piemonte, tra le quali l’IIS Nervi-Fermi, nella persona di Giulia Felice della classe III indirizzo Odontotecnico che, coordinata dalla prof.ssa Maria Teresa Bianchi, ha presentato un elaborato che, spiega Giulia, ”… mi ha portata a parlare delle due guerre mondiali come conflitti tra nazionalismi contrapposti e quindi indotta a riflettere sul concetto di nazionalismo, su quanto pesi ancora nella realtà di oggi e sul ruolo che può avere l’Unione Europea rispetto a tale esperienza storica”.
Il premio per la studentessa dell’IIS vincitrice sarà la partecipazione nell’ottobre prossimo ad un viaggio a Bruxelles che la porterà a visitare le principali sedi delle Istituzioni europee, “è una soddisfazione veramente grande, sottolinea ancora Giulia, non mi aspettavo di vincere vista la presenza di così tanti concorrenti, è stata una bella esperienza allargare le mie conoscenze su queste tematiche, tanto più che andrò a votare per la prima volta proprio in occasione delle elezioni europee, e spero di completarla con il viaggio di studio”.
A far da cornice la Sala Londra del Centro Congressi Lingotto di Torino e l’attiguo Salone del Libro visitabile in questi giorni, cornice ideale, in quanto occasione di cultura e di comunicazione, per premiare l’ impegno di sensibilizzazione sulle tematiche europee espresso dai ragazzi, quanto mai necessario di questi tempi caratterizzati da politiche che qualcuno definisce “distrattive”che generano perplessità e preoccupazioni nei giovani della “Generazione E”, quelli dell’Erasmus, nei quali però resistono anche speranze e sogni che devono essere sostenuti.
E perplessità e preoccupazioni trasparivano anche dalle domande dei giovani convenuti, ai quali il prof. Toniolo ha risposto ricordando le parole dello storico Clarke, il quale chiama “sonnambuli” gli Europei prima del 1914, perché andavano verso l’abisso senza accorgersene, e si chiede se oggi anche noi corriamo lo stesso rischio. ”La pace, conclude, non è mai conquistata una volta per tutte, ogni generazione deve crearla per il proprio tempo”.