L’alessandrina Nadia Biancato, Governor del Distretto 30 di Zonta International (ossia la massima autorità dei Club Zonta di 8 Paesi d’Europa) fino al 1° luglio 2014, prende posizione contro le violenze alle donne in Nigeria e in Iraq.
“Ho richiamato – afferma Biancato – l’attenzione della nostra presidente internazionale, la neozelandese Lynn Mckenzie, su quanto non può passare sotto silenzio a danno delle bambine irachene. Sono soddisfatta che Zonta International si sia immediatamente attivata presso l’Alto Commissariato per i Diritti Umani all’ONU per evitare che l’Iraq approvi una legge che automaticamente dichiarerebbe ammissibili i matrimoni con minori, in violazione della ratifica della Convenzione dei Diritti dei Bambini di cui quest’anno si celebra il 25° Anniversario” afferma Nadia Biancato che spiega “Il Jaafari Personal Status Law interviene ammettendo al divorzio richiedenti bambine di 9 anni. Se questa legge e quanto implica avesse corso sarebbe un esempio per altri Paesi con ripercussioni tremende per migliaia di bambine e giovani donne.
Zonta International ha tra i suoi obiettivi l’istruzione delle donne e i rapimenti in Nigeria, i matrimoni precoci e forzati in Iraq e altri Paesi del mondo sono ciò che si contrappone al diritto allo studio, forme di violenza da contrastare. Le ONG come Zonta, le istituzioni possono muoversi attraverso i canali preposti per la protesta, ma anche ogni singolo cittadino può far sentire la sua voce. Per quanto riguarda il contrasto al Jaafari Personal Status Law si può firmare una petizione online http://www.walkfree.org/iraq-child-marriage“.
Zonta Club Alessandria, attraverso la sua Presidente Oria Trifoglio ha inviato per il tramite della Governor una formale richiesta di intervento all’Alto Commissario per il Diritti Umani signora Navanethem Pillay.