“Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose, o chissà quali grandi uomini. Abbiamo bisogno solo di più gente onesta”. Una frase, quella del filosofo Benedetto Croce, che Giovanni Barosini ha scelto come ‘testata’ del suo profilo facebook (molto seguito dai suoi da tempo 5.000 amici), e che fa da filo conduttore, in questi giorni, anche alla sua campagna elettorale.
Barosini, da poche settimane, è segretario dell’Udc in Piemonte, e ha accettato la candidatura alle prossime elezioni regionali del 25 maggio, sotto il simbolo, congiunto, di Ncd-Udc, con Enrico Costa candidato presidente.
Presidente negli ultimi cinque anni del consiglio provinciale, Barosini è figura sempre molto presente e vivace sul nostro territorio. Lo sa bene chi lo ha cercato per la prima volta, anche senza conoscerlo: lui c’è sempre, con una curiosità e un’attenzione per le persone, e i loro problemi, che dovrebbero essere nel dna di chiunque faccia l’amministratore pubblico.
Ma perché Barosini, in un momento in cui altri politici, anche locali, hanno optato per ‘ritirate strategiche’, in attesa forse di tempi migliori, ha deciso di ‘confrontarsi’ con i cittadini?
“Per assoluto senso di responsabilità – afferma riflessivo -, perché questo è un momento in cui non è assolutamente giusto disimpegnarsi e magari cercare rifugio in comode e ben retribuite cariche, fuggendo dal contatto con cittadini e con i tanti drammi della loro quotidianità. E’ vero, avrei potuto trincerarmi dietro il mio ruolo di segretario regionale dell’Udc, che in effetti comporta e comporterà impegni crescenti. E lavarmene le mani, di fronte ad una competizione elettorale certamente in salita, considerata la disaffezione della gente nei confronti della politica e dei politici. Ma perché farlo? Sarebbe stato come dichiarare di essere in politica per opportunismo e non per servizio e autentica passione nei confronti della comunità, come in effetti è nel mio caso”.
Da qui, il concetto di onestà, su cui Barosini ha scelto di puntare con forza: “So bene che parte dell’opinione pubblica tende ormai a disprezzare la politica e a tacciare di disonestà chiunque se ne occupi. Ma io non ci sto ad essere accomunato ai tanti opportunisti e magari anche peggio, di cui in effetti le cronache, anche di questi giorni, sono piene. Chi mi conosce lo sa bene: e chi ancora non mi conosce mi contatti e ci conosceremo direttamente. Per me politica ha sempre significato impegno per la gente e fra la gente. Con un occhio di particolare riguardo per Alessandria: la mia città, la mia comunità umana e sociale”.
Più presenza e incisività in Regione, in modo da ottenere concrete risorse per la provincia di Alessandria, è in effetti il filo conduttore del programma elettorale che Gianni Barosini in queste settimane sta presentando agli elettori di tutto il territorio attraverso incontri, dibattiti, o anche semplicemente chiacchierate con piccoli gruppi di amici, “che è poi il modo migliore per conoscersi e confrontarsi direttamente, senza filtri: come piace a me. La politica delle sale d’attesa e dell’intrallazzo lasciamole alla vera casta: che è quella che non si vede, e che ha la pretesa di continuare a ‘tirare le fila’ del Paese e anche di casa nostra”.
Barosini guarda dunque avanti, a quel che lo attende non solo in questi giorni, ma soprattutto a partire da fine mese: “Questa campagna elettorale è una prova impegnativa che affronto con decisione e responsabilità. Perchè a Torino al Consiglio regionale è possibile porre rimedio a buona parte delle problematiche del territorio alessandrino.. Penso che, chiunque governerà, il compito di un consigliere sia innanzitutto quello di contribuire ad avvicinare il “palazzo” alla gente, favorendo da subito l’abolizione dei privilegi, che fanno a pugni con le difficoltà di tante famiglie. Porterei con me un programma politico fatto di pochi elementi, chiari ed essenziali. E di temi che si chiamano trasporti migliori, incentivazione del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura, massima attenzione ai giovani e al loro inserimento, sempre più difficile, nel mondo del lavoro, rispetto per l’ambiente, e miglioramento del sistema sanitario”.
”Queste – conclude Barosini – sono solo alcune delle problematiche che vorrei affrontare nel Consiglio regionale. Chi mi darà fiducia avrà in me un sicuro rappresentante, se condivide le mie idee. E mi batterò con tutta la forza per un deciso miglioramento della situazione. Per troppo tempo il “palazzo” ha coltivato se stesso a discapito dei bisogni della gente. Prometto anche di fornire informazioni continue sulla mia attività, per mostrare che la mia passione politica è dedicata alla comunità dove vivo e vive la mia famiglia. Proprio per i nostri figli dobbiamo avere il coraggio di non farci prendere dalla rassegnazione, oppure affidare alla sterile protesta le nostre aspettative di miglioramento. In generale, l’obiettivo è portare ad Alessandria, ad Acqui, a Casale, Novi, Ovada, Valenza… e in tutti i paesi della provincia alessandrina quello che ci spetta e che paghiamo con le tasse!”
Messaggio politico elettorale: committente Alessandro De Faveri