“Canalizzare i finanziamenti” e “saper individuare le opportunità che l’Europa offre per rilanciare la competitività”. Secondo l’europarlamentare di Forza Italia, Oreste Rossi, questa è la ricetta giusta per rilanciare l’industria alimentare italiana.
Rossi lo ha spiegato intervenendo alla Fiera dell’agroalimentare italiano che ogni due anni si tiene a Parma, Cibus.
“Occorre garantire e sviluppare programmi di ricerca e innovazione coordinati e coerenti, prevedere strumenti di sostegno agli investimenti industriali, dispiegare mezzi finanziari e assicurare che i risultati raggiunti abbiano il massimo impatto sulla società e sul mercato”, ha sottolineato Rossi.
“La sfida – ha affermato – è riuscire a innovare i processi produttivi, puntando su ricerca e sviluppo, per restare al passo con i cambiamenti nelle tecnologie, nelle normative e soprattutto nelle preferenze dei consumatori”.
“Non dimentichiamo, infatti, – ha proseguito l’eurodeputato di Forza Italia – che l’industria alimentare è il più grande settore manifatturiero nell’Ue sia in termini di fatturato (circa € 965 mld) che del numero d’imprese attive (circa 310.000) ed è anche il principale datore di lavoro nell’Unione europea, con 4,4 milioni di dipendenti”.
“L’Italia – ha proseguito – produce il cibo con la più alta qualità a livello internazionale, ma molte nostre Pmi non riescono ad essere competitive sul mercato perché non sono in grado di cogliere le opportunità esistenti, in quanto la loro consapevolezza delle soluzioni tecnologiche è bassa”.
“Bisogna incentivare nuove forme di partenariato in grado di coinvolgere il contributo congiunto di enti pubblici e privati, perché possono concorrere fortemente a rilanciare le nostre imprese, ma bisogna anche cercare sinergie con altri settori di intervento e strumenti di finanziamento, con cui condividere gli stessi obiettivi, come le politiche comuni dell’agricoltura e della pesca (PCP e PAC), la politica marittima integrata (PMI), ambientale, industriale, le politiche sull’occupazione, energia e salute”.
Rossi ha ricordato, infine, che le linee guida per il rilancio dell’agroalimentare, si trovano nella strategia Ue sulla “innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa”.