Il coito senza ostacoli [Il Citazionista]

pasolini-pier-paolodi Andrea Antonuccio.

«Oggi la libertà sessuale è un obbligo, un dovere sociale, un’ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore. Risultato: la libertà sessuale “regalata” dal potere è una vera e propria generale nevrosi. La facilità ha creato l’ossessione; perché è una facilità indotta e imposta…»
Pier Paolo Pasolini

Come ha fatto un intellettuale lucido e sincero (sebbene sostanzialmente dimenticato) come Pier Paolo Pasolini, una quarantina di anni fa o forse più, a cogliere la deriva libertaria e nevrotica della sessualità così come oggi è comunemente intesa? Da dove era partito il suo ragionamento?

Leggiamo dall’inizio, con attenzione.

pier-paolo-pasolini«Io so che la maggioranza è già tutta, potenzialmente, per la legalizzazione dell’aborto. Esso è, senza dubbio, un’enorme comodità per la maggioranza. Soprattutto perché renderebbe ancora più facile il coito a cui non ci sarebbero praticamente più ostacoli. Ma questa libertà del coito della coppia, così com’è concepita dalla maggioranza – questa meravigliosa permissività nei suoi riguardi – da chi è voluta, promulgata e tacitamente fatta entrare nelle abitudini? Dal potere dei consumi, dal nuovo fascismo. Esso si è impadronito delle esigenze di libertà diciamo così liberali e progressiste e, facendole sue, le ha vanificate, ha cambiato la loro natura. Oggi la libertà sessuale è un obbligo, un dovere sociale, un’ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore. Risultato: la libertà sessuale “regalata” dal potere è una vera e propria generale nevrosi. La facilità ha creato l’ossessione; perché è una facilità indotta e imposta…».

Il potere dei consumi, il nuovo fascismo: una maggioranza “comoda”, che induce e impone libertà facili, allora come oggi.

Il potere dei consumi, secondo Pasolini: quella cosa che ci rende sempre più abituali idee e comportamenti che fino a poco tempo prima avremmo considerato insensati e insulsi. Basta guardare quello che sta succedendo con i “nuovi diritti”, oggi, per capire quanto il poeta friulano avesse visto giusto, ieri.

Chissà come lo giudicherebbero, adesso, gli intellettuali del nuovo fascismo che ci spiegano che cos’è l’amore, il sesso, il matrimonio, la famiglia… Nel deserto in cui viviamo, popolato da nani, manca proprio l’ombra ristoratrice del gigante Pier Paolo Pasolini.