Sono tornati dopo i tre giorni di viaggio studio i cinquantadue studenti delle superiori del Piemonte, vincitori dell’annuale concorso di storia contemporanea promosso dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione in collaborazione con le Province piemontesi e la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale.
Il concorso si svolge ormai da oltre trent’anni: hanno partecipato generazioni di studenti da tutte le scuole del Piemonte, ma ogni volta è un impatto nuovo con questi ragazzi nati negli anni ’90 che non hanno visto la caduta del Muro di Berlino. Per loro è storia, quella che si studia a scuola sui libri, ma anche le suggestioni che si possono ad oggi ancora percepire all’interno dei muri di un campo di sterminio o nel sentire i racconti di quel che è stato un tremendo genocidio come quello delle foibe.
I ragazzi hanno visitato la città di Trieste, la Risiera di San Sabba (unico campo di sterminio nazista in territorio italiano), la foiba carsica di Basovizza al confine con la Slovenia (un pozzo minerario usato, come altre foibe carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani), e il Sacrario militare di Redipuglia, cimitero militare dedicato alla memoria di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale.
Gli studenti con i rispettivi insegnanti provengono da scuole delle province di Alessandria,Cuneo, Novara, Torino, e Verbania, sono stati accompagnati nel viaggio da Bruno Segre da sempre figura storica dell’antifascismo italiano e presidente dell’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) e Donatella Sasso, storico dell’Istituto Salvemini di Torino, collaboratore scientifico del Comitato Resistenza e Costituzione.
La Risiera di San Sabba a Trieste – stabilimento per la pilatura del riso edificato nel 1913 – venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dai nazisti come campo di prigionia, e destinata in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 venne messo in funzione anche un forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento Nazionale.
La Foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale nel 1992, è il simbolo delle atrocità commesse sul finire della seconda guerra mondiale e negli anni successivi dalle milizie di Tito. Negli anni a cavallo del 1945, migliaia di persone vennero torturate e uccise a Trieste e nell’Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. In gran parte vennero gettate dentro le foibe: voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso triestino ed in Istria. Quella di Basovizza le rappresenta tutte.
Il Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia) è un monumentale cimitero militare dedicato alla memoria di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale. Le enormi dimensioni e l’ampia area coinvolta a parco della memoria ne fanno il più grande sacrario militare d’Italia e uno dei più grandi al mondo. Ogni 4 novembre, alla presenza del presidente del Senato, in sostituzione del presidente della Repubblica impegnato in contemporanea in celebrazioni analoghe all’Altare della Patria, il sacrario serve come luogo di commemorazione per tutti i 689.000 soldati morti durante la prima guerra mondiale. Il monumento è il fulcro di un parco commemorativo di oltre 100 ettari che comprende una parte del Carso Triestino teatro durante la Grande guerra di durissime battaglie.