Questa settimana ai pendolari della linea Alessandria–Mortara–Milano non è mancato nulla: alberi caduti, suicidi, guasti alla circolazione dei treni e ritardi senza apparenti motivi.
Benchè da molti anni usi il treno per muovermi da Vigevano verso Milano, non ho ancora capito cosa sia un “guasto ai sistemi di circolazione”, ma confido che dietro ci sia un reale problema, e che non sia solo un modo naif per dire: “anche oggi vi facciamo fare tardi”.
So cosa state pensando: voi pendolari vi lamentate sempre a prescindere (come diceva Totò). In fondo potrei anche darvi ragione, perché è da molti mesi che non viene erogato il bonus ‘compensativo’ sulla linea che utilizzo ogni giorno, segno quindi che in media funziona tutto.
Per chi non lo sapesse la Regione Lombardia e Trenord riconoscono un bonus per gli abbonati, ovvero uno sconto del 30% sull’acquisto di un nuovo abbonamento mensile quanto l’indice di affidabilità di una linea supera la soglia del 5%.
Ovvero se sei sfigato e prendi il treno occasionalmente “ti attacchi”, ma se sei così masochista da regalare 81 euro a Trenord (da Vigevano) tutti i mesi, allora ti fanno lo sconto per il mese successivo.
Tale indice è calcolato tenendo conto dei ritardi dei treni superiori ai 5 minuti e dei treni soppressi e non sostituiti con bus, e lasciamo pure stare la disquisizione sul fatto che essendo un indice di affidabilità dovrebbe partire da 100 e decrescere, mentre qui è il contrario. Ma basterebbe prendere qualche mattina il treno che parte da Vigevano alle 7:40 (dato a Porta Genova alle 8:12) o quello che parte da Milano alle 18:42 (a Vigevano alle 19:12) per vedere quante volte si arriva in orario.
Specialmente alla sera penso di non esser mai arrivato prima delle 19:20, eppure stando a quanto pubblica Trenord sul proprio sito internet, a gennaio abbiamo avuto solo il 2.8% di ritardi.
Non possiamo ancora sapere com’è andata a marzo perché Trenord fornisce i dettagli delle linee con 3 mesi di differenza, il che mi fa sorgere spontaneamente una domanda: ma se viene detto subito quali direttrici hanno diritto al bonus, perché per il dettaglio di tutte le linee bisogna aspettare tre mesi?
Guardando a ritroso nel tempo: a dicembre siamo arrivati al 4.85%, a novembre al 3.25% e ad ottobre al 3.32%, insomma pare proprio che se i disagi ci sono, alla fine restano limitati nelle fasce più ‘calde’, e quindi non contribuiscono al raggiungimento della soglia.
Ma è possibile giudicare affidabile un servizio solo in base ai ritardi di tutta una giornata? O forse sarebbe più corretto “pesare” in modo diverso i disagi subiti nelle varie fasce d’orario?
E ancora, non sarebbe più completo aggiungere anche un giudizio qualitativo sul servizio offerto?
Ovvero dato che almeno la metà dei viaggiatori di questa linea usufruisce dei treni tra le 7 e le 9 e tra le 17 e le 19, è corretto che il peso del ritardo subito in queste fasce orarie sia lo stesso di un treno che ad esempio parte semivuoto alle 10?
E’ corretto non considerare che metà dei viaggiatori di questi treni affollati trascorre il proprio tempo in piedi perché non ci sono abbastanza carrozze?
E’ corretto non considerare che d’inverno spesso si gela e d’estate si soffoca in queste carrozze fatiscenti, i cui bagni sono spesso chiusi?
Carrozze che, per dovere di cronaca, sembrano esser diminuite negli ultimi mesi, e circolano voci che il motivo sia che Trenord vuole ridurre i costi, e che al di sopra di sette carrozze andrebbero previsti due controllori anziché uno.
Col risultato che il sottoscritto sono almeno 6 mesi che non vede passare un controllore a verificare biglietti ed abbonamenti sui treni che vi ho indicato poco sopra.
Trenord si lamenta dei costi, ma se nessuno passa a controllare, difficilmente convincerà i furbi a pagare, lasciando perplessi gli onesti che pagano regolarmente l’abbonamento: ovvero ha senso continuare a regalare euro a Trenord per avere questo servizio e viaggiando in compagnia di tanti “portoghesi”?
E mentre la Regione Lombardia e Trenord ammettono di non avere risorse e parlano già di nuovi rincari, lo Stato, anziché migliorare il trasporto locale e quindi diminuire l’inquinamento da smog, vuole spendere miliardi di euro per l’Alta Velocità, come per il Terzo Valico, i cui vantaggi nei confronti di pendolari e cittadini sono molto dubbi.
Ciliegina sulla torta le dichiarazioni dell’ing. Legnani, AD di Trenord, intervenuto ad un convegno a Pavia qualche sera fa, secondo cui in vista dell’EXPO per la provincia di Pavia bisogna porre attenzione alla Alessandria-Pavia-Milano, con tanti saluti alla nostra disastrata linea e con buona pace di tutti i politicanti di ogni ordine e grado che continuano a promettere più attenzione al nostro territorio, ma nei fatti vengono costantemente smentiti.
Sarà per questo che proprio per l’EXPO il Comune di Vigevano ha messo dei bei cartelloni sulle strade che portano in città per dare il benvenuto ai turisti: anche l’amministrazione ha implicitamente ammesso che via treno turisti non ne arriveranno mai.
Chissà il prossimo anno cosa prometteranno in vista del voto amministrativo…