E’ di questi giorni la notizia del ritrovamento nell’acquese del secondo esemplare di lupo morto, con tutta probabilità per un boccone avvelenato.
Due episodi che hanno riportato alla ribalta della cronaca un problema che in alcune zone della provincia sta assumendo dimensioni rilevanti e che da tempo è monitorato dal Servizio Veterinario dell’ASL AL.
Per arginare e contrastare più efficacemente il fenomeno di avvelenamento di animali che, vale la pena di ricordarlo costituisce reato di maltrattamento, si è svolta nei giorni scorsi ad Acqui Terme presso la sede dell’ASL AL una riunione organizzata dal Servizio Veterinario. Erano presenti, oltre a personale dirigente del Servizio Veterinario, Sindaci e Amministratori Comunali dell’acquese, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardie venatorie della provincia di Alessandria, personale del Parco Regionale Capanne di Marcarolo, esponenti di associazioni ambientaliste e dell’ENPA nonché una rappresentanza di veterinari liberi professionisti operanti sul territorio provinciale.
Nel corso della riunione è stato messo in evidenza che, nonostante tutte le autorità preposte svolgano l’attività di contrasto allo spargimento di esche o bocconi avvelenati, manca un indirizzo di coordinamento che permetta la raccolta dei dati per quantificare l’entità, peraltro importante, del fenomeno. Si è pertanto definito un programma di intervento che prevede anche il coinvolgimento dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Alessandria in base al quale saranno resi più frequenti i contatti tra ASL e forze dell’ordine per monitorare costantemente il fenomeno ed informare tempestivamente i sindaci dei Comuni interessati, i quali potranno in caso di riscontro sul proprio territorio di altri animali avvelenati (domestici o selvatici) avvalersi della facoltà di vietare l’attività venatoria o la raccolta tartufi nelle aree a maggior rischio.
Al termine della riunione sono stati inoltre programmati una serie di successivi incontri tra le varie autorità presenti sul territorio al fine di monitorare il fenomeno dei bocconi avvelenati e l’efficacia dei provvedimenti intrapresi.