“Sono un militante del Movimento 5 Stelle, ma prima ancora un novese che ama la sua città: per questo, quando il nostro gruppo cittadino me l’ha chiesto non ho esitato un attimo: e mi candido a sindaco per vincere e cambiare Novi, non per testimonianza”. Fabrizio Gallo è novese doc. Il padre ha gestito, per tanti anni, un’edicola in zona stazione Fs, e lui in città ha studiato ed è cresciuto: “ho amici di tutte le idee politiche, è evidente. Del resto ho sempre creduto nel dialogo e nel confronto, e se c’è da mettermi lì a discutere con un convinto sostenitore del ‘sistema Pd’ locale, lo faccio volentieri. Anche se qualche volta constato dei ‘paraocchi’ mica da ridere…”. Gallo, classe 1965, lavora in un’azienda di Basaluzzo, e che non sia un politico di professione lo capisci subito. Appuntamento per la chiacchierata in un bar di Novi, rigorosamente in pausa pranzo: “cerco di destreggiarmi come posso, ma il lavoro rimane al centro: però da qualche settimana voi giornalisti mi cercate tutti. Sono più richiesto di Belen”. Si comincia scherzando, insomma. E in un’ora di chiacchierata si affrontano tutti i temi ‘caldi’ di questa campagna elettorale, e di questo momento storico delicatissimo per il Paese: dal Terzo Valico al lavoro che non c’è, ad una città, Novi appunto, che da troppo tempo coltiva i fasti del proprio passato, “mentre indietro non si tornerà, da questa crisi si esce solo con un balzo in avanti, cambiando tutto radicalmente, e con coraggio”.
Fabrizio Gallo, il dato è tratto dunque, e lei sarà il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Novi Ligure…
Stiamo aspettando la certificazione del blog, che per noi è un passaggio fondamentale. Comunque diciamo che gli attivisti novesi del movimento mi hanno scelto, ed io ho accettato con entusiasmo, da novese innamorato di Novi, che merita di fare un salto verso il futuro, e non di ripiegarsi all’indietro, come sta succedendo da parecchio tempo ormai.
Ma davvero crede di poter ‘disarcionare’ il Pd, e un candidato di esperienza e ‘radicamento’ come Rocchino Muliere?
Se me lo avesse chiesto all’inizio del 2013, sarei stato il primo a sorridere di questa ipotesi, mi creda. Ma da allora, dalle politiche di febbraio che ci videro primo partito a Novi con più del 30% alla Camera, davanti al Pd, tutto nel Paese ha cominciato da un lato a correre, dall’altro a sgretolarsi. Non voglio neppure commentare quel che è successo da allora ad oggi a livello romano, è sotto gli occhi di tutti. E il Movimento 5 Stelle è sempre più l’unica risposta che la gente comune, gli italiani che non vivono di politica e hanno sempre subìto questa classe dirigente inqualificabile, sa di avere. Tutto può accadere insomma, anche a Novi. Anche se siamo prudentissimi, sia chiaro: sappiamo bene che un conto sono le politiche, un conto le amministrative. Partiamo da uno zoccolo duro del 15% di consensi, e non possiamo che crescere. Da qui al 25 maggio tutto è possibile, e il ballottaggio non è certo un traguardo impossibile.
Ma in quel caso, in un Gallo versus Muliere, non teme l’effetto larghe intese?
(sorride, ndr) Credo che al ballottaggio chi avrebbe tutto da perdere sarebbe il Pd, non certo noi. Le pessime larghe intese si fanno nei palazzi della politica: credo che i cittadini farebbero scelte ben diverse. Scelte di cambiamento. Ma facciamo pure un passo per volta: prima c’è la campagna elettorale….
Ecco, appunto: vi attendono due mesi di quelli tosti. Che altri affronteranno con la forza dell’apparato, con macchine organizzative ben oliate. Voi puntate solo sulla rete?
La rete è il nostro tratto distintivo, e la utilizzeremo certamente, come abbiamo sempre fatto. Ma le elezioni amministrative non si vincono solo sul web, bisogna stare tra la gente, sul territorio. Noi soldi non ne abbiamo: abbiamo appeso a Novi un unico, simbolico manifesto 6×3, mentre la città è già inondata dalle facce di tutti i soliti noti della politica, Muliere in testa. Ma questo non ci spaventa, anzi. E, anche se a Novi avere a disposizione uno spazio pubblico per il Movimento 5 Stelle è quasi impossibile (e questo sarà uno dei tanti cambiamenti su cui lavorare se vinceremo: che il comune non metta spazi a disposizione dei cittadini, di qualsiasi associazione o orientamento, è indecente), non ci abbattiamo, tutt’altro. Anzi, anche se il Movimento per scelta non ha sedi fisiche, abbiamo accettato con piacere la proposta di un cittadino, nostro simpatizzante, che ci ha messo a disposizione (non gratis, ma a costi davvero contenuti, tanto da coprire le spese) uno spazio in via Roma. Sono mesi che ci lavoriamo, abbiamo imbiancato, e messo tutto a norma. Ho promesso al proprietario, e amico, di ridargli le chiavi il giorno dopo il ballottaggio. Perché ci crediamo, appunto. E fino ad allora quello sarà un punto di riferimento fisico importante, per tutti i novesi che hanno voglia di confrontarsi con noi, di conoscerci, di discutere.
Facciamo un’ipotesi ambiziosa Fabrizio: lei vince le elezioni, magari appunto al ballottaggio. E a giugno si ritrova sindaco di Novi. A quel punto che fa?
A quel punto comincia la sfida vera, lo so. Ma non creda che ci stiamo arrivando impreparati. Sono anni ormai, gli ultimi due in particolare, che studiamo, ci prepariamo, affrontiamo le questioni con metodo. Abbiamo diversi sindaci in giro per la penisola, a cominciare naturalmente da Pizzarotti a Parma, e anche in comuni capoluogo come Alessandria abbiamo acquisito esperienza preziosa, grazie ai nostri 3 consiglieri, ma anche ad una serie di esperti veri, che a partire dal bilancio degli enti, dall’urbanistica e dalla sanità sanno di cosa si sta parlando. Se il Movimento 5 Stelle vincerà le elezioni novesi, come mi auguro, metteremo in campo fior di competenze: docenti universitari il cui curriculum parla da solo, ingegneri, liberi professionisti. Non credo proprio, insomma, che i nostri avversari possano presentarci come degli incompetenti. Semmai siamo tutta gente che non ha mai campato di politica, in maniera ne diretta ne indiretta. Questo lo ribadiamo con orgoglio, ed è una bella differenza. E, peraltro, se ci fossero persone di area Pd o Pdl con reali competenze, e intenzionate a metterle a disposizione della città, noi non chiuderemmo certo le porte, come invece han sempre fatto loro. Diciamo no agli inciuci con i partiti però: in maniera assoluta.
Nel novese, e nel basso Piemonte in genere, spesso Comitati No Tav-Terzo Valico e Movimento 5 Stelle si sono mossi affiancati, quasi sovrapposti. Sarà un vantaggio per voi, sul piano elettorale?
Voglio essere molto chiaro: i Comitati sono assolutamente autonomi e indipendenti nel condurre la loro battaglia. Il Movimento 5 Stelle li ha certamente sempre sostenuti e li sostiene, credendo nel fatto che il Terzo Valico sia, da qualsiasi punto lo si consideri, una follia. Un’opera che non sta in piedi, che è pura speculazione: lo sanno tutti, e lo abbiamo dimostrato mille volte, in tante occasioni, con fiumi di dati incontrovertibili. Personalmente, sono schierato al 100% al fianco dei Comitati No Tav, e so quanto queste persone amino il basso Piemonte, e rappresentino realmente la parte maggioritaria della cittadinanza, che nessuno però sembra voler ascoltare. Anche da recenti convegni sul nostro territorio, e da segnali romani, ci pare di cogliere l’intenzione, da parte dei promotori dell’opera, di procedere comunque, rapidamente e ignorando il dissenso popolare. Noi questo non lo permetteremo, e certamente le elezioni di maggio saranno un’occasione importante per dire No al Terzo Valico. Sulla cui utilità reale, del resto, è stato molto esplicito persino Mauro Moretti, amministratore delegato delle Fs. Che non è un No Tav, e neanche un 5 Stelle direi…
Gallo, ce l’ha un aneddoto su Beppe Grillo? Si dice che lei lo conosca bene….
Beppe è una persona straordinaria, nel privato anche schiva e quasi timida, per niente aggressivo e arrogante. E’ grazie a lui se, dopo parecchi anni in cui, disgustato, non votavo più (da ragazzo invece votai, ricordo, la prima volta per il partito repubblicano, poi diverse volte radicale: insomma ho una formazione laica), mi sono riavvicinato alla politica come a qualcosa di onesto e pulito. Con Grillo ci siamo incontrati diverse volte, e in un’occasione, con un altro attivista del Movimento qui del basso Piemonte, siamo andati a prenderlo a Genova, e lo abbiamo portato ad un comizio ad Aosta. Non ho aneddoti, ma posso garantire che Grillo crede davvero nella battaglia che sta e stiamo facendo. E che questo Paese lo vuole cambiare davvero, e in profondità. E noi con lui.
A maggio, però, oltre alle comunali, si voterà anche per Europee, e Regionali. I sondaggi dicono che farete ‘il botto’: non le spiace un po’, personalmente, non candidarsi per incarichi ‘più pesanti’, e anche meno ingombranti, di quello di sindaco?
(sorride, ndr) Proprio l’altro giorno me lo ha chiesto anche un esponente del Pd novese: “ma perché non ti candidi in Regione, anziché a Novi?”, e capisco che per un sistema in cui la politica si è sempre fatta e tuttora si fa per ambizione e carriera personale ciò sia inconcepibile. Ma per i 5 Stelle, che sono cittadini comuni temporaneamente impegnati in politica, davvero gli incarichi personali non sono un obiettivo. In questo momento il Movimento mi chiede di impegnarmi a Novi, ed io, da novese doc, cercherò di farlo con tutto l’impegno, e anche l’amore, che posso.
Ettore Grassano