Camera di Commercio: “export alessandrino 2013 in calo del 4%”

Camera di Commercio AlessandriaNel 2013 il valore delle esportazioni alessandrine ha raggiunto i 5,2 miliardi di euro, manifestando un decremento del 4% rispetto al dato 2012, in controtendenza rispetto alla media regionale (+3,8%) ma in linea con il trend nazionale (-0,1%).

Pur registrando un calo di export rispetto al 2012, la provincia di Alessandria presenta un saldo positivo della bilancia commerciale estero per 2,3 miliardi di euro, e rispetto al 2011 l’export segna una crescita dell’8%.

La nostra provincia esporta principalmente “gioielleria e pietre preziose”, “metalli di base preziosi e altri metalli”, “macchinari” (questi tre comparti compongono quasi il 50% dell’export).
Svizzera, Germania e Francia restano i principali mercati (insieme accolgono il 50% dell’export provinciale), ma in calo. Ottime performance su Brasile e Cina, ma questi due paesi insieme compongono so-lo il 3% dell’export provinciale.

“L’andamento del nostro export in corso d’anno lasciava presagire un bilancio noncoscia 3 proprio positivo”, commenta Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria. “Siamo passati da un +9% nel primo trimestre dell’anno a un calo nel secondo e terzo trimestre, con un bilancio finale che ci pone nel solco della lieve negatività nazionale. Credo sia presto per tirare le somme: d’altra parte abbiamo chiuso un 2012 qualificandoci fra le prime province esportatrici d’Italia, e rispetto al 2011 cresciamo dell’8%. I prossimi mesi ci faranno capire meglio la natura della performance export del 2013”.

Analisi per comparti
L’export alessandrino è composto per il 99% dai prodotti delle attività manifatturiere (un ammontare di € 5.126.826.605 su € 5.191.750.354 di esportazione totale).
Il calo registrato è da ascriversi per il 92% alla diminuzione delle esportazioni del comparto manifatturiero, che registra -3,8% sul 2012, pari a meno 200 milioni di euro.
In particolare, è di rilievo la consistente diminuzione di export del gruppo “metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi”2 (-34%), che è la seconda componente export per importanza.
Circa gli altri comparti, che incidono per l’1% sul totale export, l’analisi evidenzia dati positivi per l’export dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere (+11,8%) e dei prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione (+28,6%). Salto enorme per i prodotti delle attività professiona-li, scientifiche e tecniche, ma di entità veramente modesta come peso sul totale export, e ascesa alle stelle per i prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, in merito al quale occorrerà prestare attenzione agli sviluppi futuri.

Dati negativi, invece, per l’export dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e di risanamento (-30,2%) e dei prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (-16,5%).

Il comparto manifatturiero: i principali prodotti esportati
La provincia di Alessandria esporta principalmente “gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate”, per un valore di oltre 1 miliardo di euro: l’export di questa produzione è in crescita del 12,6% rispetto al 2012.

Ciò che però ha inciso sulla diminuzione totale dell’export rispetto allo scorso anno è la flessione nell’esportazione del secondo gruppo di prodotti per importanza: i “metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi”, che registrano -34%.

Da rilevare la crescita dell’export di prodotti alimentari e bevande (+12,9%) e il calo dell’export dei pro-dotti della siderurgia (-15,3%).

Il comparto manifatturiero: analisi per Paesi e prodotti esportati
Le esportazioni del comparto manifatturiero (che ricordiamo rappresenta il 99% dell’export totale) sono suddivise equamente fra paesi UE ed extra UE.
Paesi UE-28 (50,1% del totale export manifatturiero)

Germania e Francia sono le principali destinazioni dei nostri prodotti. Un quarto delle esportazioni provinciali finisce in Germania e Francia. Nonostante questo, i due paesi registrano un calo rispetti-vamente del -5,5% e del -4%.

In Germania esportiamo principalmente prodotti della siderurgia (in calo), prodotti chimici di base (in aumento), bevande (stabile), articoli in materie plastiche (in calo), metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi (in calo).

In Francia esportiamo soprattutto “gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate” (in aumento), articoli in materie plastiche (in calo), prodotti della siderurgia (una quota di rilievo nel 2011 ma in costante decremento), metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi (in calo).

In generale, l’export alessandrino verso i paesi UE registra un calo diffuso, con una punta di -38,3% verso l’Austria. Il calo verso l’Austria è dovuto al crollo dell’export di metalli di base preziosi e altri me-talli non ferrosi, passato da un valore di oltre 30 milioni di euro a 3 milioni di euro, e al dimezzamento dell’export dei prodotti della siderurgia.

Buona perfomance verso i Paesi Bassi, con +14,9%, dovuto al consistente aumento di export di “altri prodotti chimici”, e all’aumento dell’export di articoli in gomma, articoli in materie plastiche, prodotti della siderurgia, “articoli di coltelleria, utensili e oggetti di ferramenta”, “tubi, condotti, profilati, cavi”.

In generale, l’export verso i paesi UE è in calo: -5,4%.
Paesi extra-UE-28 (49,9% del totale export manifatturiero)
La Svizzera è lo sbocco principale delle esportazioni extra-UE; accoglie un quarto del totale del-le esportazioni provinciali, ma registra -13,7%.

Parte preponderante dell’export verso la Svizzera è composta da “gioielleria, bigiotteria e articoli con-nessi; pietre preziose lavorate” (in aumento) e “metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi” (in calo). Mentre il primo gruppo registra un aumento dell’export rispetto allo scorso anno, pari a +15%, è al secondo gruppo che è attribuibile il calo generale dell’export verso la Svizzera, con un -36%.
Calo per Giappone (-9,7%), Turchia (-8,8%), Hong Kong (-7,2%):
 Giappone: l’export è per buona parte composto da prodotti chimici di base, ed è qui che è av-venuto il calo;
 Turchia: calo generalizzato;
 Hong Kong: giù l’export di “metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi” (-77%).

Ottima performance su Brasile, con +124,8%, e Cina (+15,1%):
 Brasile: impennata (da 1 milione e ottocentomila euro a 35 milioni di euro) dell’export di “altre macchine di impiego generale”, vale a dire forni, fornaci, sistemi di riscaldamento, macchine di movimentazione e sollevamento, macchine per ufficio, attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione, bilance;
 Cina: crescita dell’export di “gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; pietre preziose lavorate” (da 1 milione e duecentomila euro a 4 milioni e mezzo di euro), raddoppio dei prodotti chimici di base (da 10 a 16 milioni di euro), impennata di “strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi” (da 100mila euro a 9 milioni di euro).
In generale, l’export verso i paesi extra UE è in calo: -2,1%.