La Commissione Affari Istituzionali e il dibattito sul Referendum

La Commissione Affari Istituzionali e Partecipazione riapre il dibattito sul Referendum che lo Statuto comunale  prevede nelle forme abrogativa e consultiva.

La recente approvazione del Regolamento per la Partecipazione, depotenzia, di fatto, il ruolo del Referendum consultivo (che non perde la sua validità).

La varietà dei tipi di consultazioni popolari ora previste, infatti, consente di conoscere le intenzioni dei cittadini in modo agevole e con costi, volendo, irrisori.

Ancor più, quando saranno ricostituiti i Quartieri con le loro Assemblee (luoghi ideali a questo scopo).

Il Referendum abrogativo ha una diversa, insostituibile, natura: cancellando una norma o un atto, apre, di fatto, una nuova fase democratica per la ricerca e l’approvazione di una nuova e migliore deliberazione.

Il Referendum deliberativo senza quorum, che consisterebbe in una scelta diretta e irrevocabile da parte dei cittadini (teoricamente anche una minima parete di essi) su una determinata materia, al contrario, va a chiudere ogni discussione democratica imponendo in via definitiva e inderogabile una scelta: sì, voluta dal popolo, ma non per questo necessariamente giusta!

In democrazia, nemmeno il popolo è infallibile, essa non prevede aspetti dogmatici (propri delle fedi religiose) ma sempre forme evolutive e, possibilmente, migliorative attraverso il confronto.

Consideriamo il recente caso avvenuto in Svizzera dove il 51% dei cittadini ha deciso di limitare l’ingresso per lavoro ai cittadini stranieri.

Conseguentemente a questa miope e nefanda decisione, l’UE andrà a revocare tutta una serie di vantaggiosi (per gli svizzeri) accordi bilaterali e, tra l’altro, negherà agli studenti universitari di partecipare ai programmi Erasmus di studio gratuito nelle capitali europee.

È fondamentale che l’elettorato maturi consapevolezza anche sulle  conseguenze delle proprie scelte, e senso di responsabilità critica, al fine di non cadere facile preda di demagoghi populisti.

Il PD favorendo la partecipazione, opera in questa direzione.

Il Presidente della Commissione
Nicola Savi