M5S: “Caro Abonante, dalle rose moldave alle stampe 3D parmensi nulla è cambiato!”

Consiglieri 5 Stelle Alessandria“Forse è giunto il momento di riflettere”. Con queste parole impegnative il consigliere Giorgio Abonante, Capogruppo del PD, apre la sua replica al M5S, affidata ad un articolo posto in particolare evidenza sul Piccolo di venerdì 7 Marzo.

Nell’articolo Abonante commenta, o, meglio, “liquida”, con una sorprendente leggerezza, tra l’ironia e la polemica, gli interrogativi posti dal M5S nell’interpellanza presentata dal Consigliere Andrea Cammalleri per chiedere al Sindaco di fare chiarezza sulla procedura di affidamento degli incarichi di comunicazione del P.I.S.U. (Piano Integrato di Sviluppo Urbano) e la questione di opportunità della scelta di una società di Parma di proprietà della nuora di Callisto Tanzi, Maria Pilar Vettori.
 
Preparandoci ad una tempestiva risposta, abbiamo cercato nell’articolo l’esito delle riflessioni promesse. Arrivati alla fine, ci rendiamo conto di aver solo appreso i grandi meriti professionali dell’Architetto Vettori. Per rafforzare il valore della scelta della nostra giunta, il Capogruppo del PD, a chi si affida poi? Al Sindaco grillino di Parma, Pizzarotti!
Abonante rivela che la Vettori nel 2012 vinse il premio “Rizzardi Polini”, promosso dal Servizio Qualità Urbana del Comune e dall’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, a riconoscimento del merito di professionisti specializzati nella riqualificazione di spazi pubblici e sottolinea “È proprio con realtà come Parma che ci dobbiamo confrontare. È da colleghi come Pizzarotti, che premiano professionisti competenti e sensibili, che dobbiamo prendere spunto”.

Chiediamo al Consigliere del PD come possa essergli sfuggito proprio il fatto che Pizzarotti (il quale ha solo consegnato, non assegnato, una targa, in qualità di Sindaco) dimostri come a Parma si sostengano le risorse di Parma. Ci spieghi, dato che stima tanto il nostro Pizzarotti, perché il Comune di Alessandria, città su cui grava una crisi economica resa pesantissima dal dissesto, si sia dovuto spingere a quasi 200 km di distanza per trovare una ditta che stampasse i progetti; appurato che, solo in Alessandria, ce ne sono almeno tre in grado di farlo.

La nostra interpellanza conteneva due valutazioni critiche molto gravi.
La prima, di fondamentale rilevanza economica, che va a smentire le parole del Sindaco Rita Rossa che, pubblicamente e per più volte, aveva rimarcato come il cantiere del PISU rappresentasse una delle poche opportunità per le imprese della città di avere degli appalti e incarichi. Dagli incarichi di comunicazione del P.I.S.U. erano stati, invece esclusi i professionisti alessandrini, non al corrente della possibilità di presentare progetti alternativi e concorrenziali a quelli scelti.

Un assaggio della rassegna stampa disponibile:
“…questi saranno gli unici investimenti possibili per l’Amministrazione Comunale fino all’uscita dal dissesto” (Rita Rossa – AlessandriaNews, 3/8/2012); “..ora è necessario rimediare utilizzando quei capitoli del P.I.S.U. che sono pienamente compatibili con le competenze e le professionalità dei lavoratori ASPAL…” (Sinistra Ecologia Libertà – CorriereAL, 7/6/2013); “La valutazione complessiva…..è favorevole per le possibilità di riqualificazione della zona e le occasioni di lavoro in una città in grossa difficoltà: sarebbe auspicabile in questo periodo di crisi cittadina, anche se ci sono le normative di assegnazione dei lavori, che proprio i lavoratori e le imprese alessandrine ne beneficiassero – non come per le rose dalla Moldavia“ (Daniele Coloris PD – 27/6/2013).

La seconda valutazione contenuta nell’interpellanza, riguardava la persona incaricata. Maria Pilar Vettori, coinvolta con il marito Stefano Tanzi e con la cognata nella bancarotta di Parmalat Finanziaria. La Vettori aveva patteggiato la pena per concorso in riciclaggio. Tuttavia nell’articolo non si fa cenno né alla parentela, né tanto meno al ruolo avuto nell’inchiesta.

Il Consigliere Abonante ha dimostrato con questo intervento di non cogliere, oppure di fingere di non farlo, lo schiaffo morale inflitto agli alessandrini con una scelta che getta via una preziosa e rara opportunità di valorizzazione anche economica di nostre attività professionali, portate avanti con crescente difficoltà da professionisti ed imprenditori rispettosi della legge italiana e dell’etica pubblica.

Dalle rose moldave, sino alle stampe 3D parmensi, si dimostra che nulla è cambiato. E intanto Alessandria muore.

Movimento 5 Stelle Alessandria