Di Noi Tre: sentirsi a casa fra libri, musica e arte [Sotto la nebbia]

Di noi 1di Marco Goglino

Il Di Noi Tre è un locale “sui generis” nel centro di Alessandria: a gestirlo due ragazze, Federica Mameli e Elena Cornacchia.
A contraddistinguerlo dai tanti altri locali è sempre stata la volontà di condividere l’arte, i libri, e la musica; il tutto in un ambiente confortevole reso attraverso una luce soffusa e molti divani morbidi.

Inizialmente nato come circolo, il Di Noi Tre cambia rotta dopo poco tempo: la realtà del circolo era troppa chiusa rispetto ai loro piani: così avviene la trasformazione in un “locale”… Ma effettivamente il “Di Noi” non è un posto come gli altri: è difficile classificarlo, ma cosa sarà allora? Un pub? Un bar? Un caffè?
“Noi siamo un punto di ritrovo per molte persone, ci piace l’idea che qui ci si possa sentire a casa, magari stando sui nostri divani e leggendo un buon libro.
Noi siamo il Di Noi Tre”.
L’idea nasce una decina di anni fa, nel 2003, quando inizialmente le ragazzeDi noi 2 dietro al bancone erano in tre, ma questo non ci deve far cadere in inganno: il nome non deriva dal numero delle titolari, ma nasce da una casualità, ossia, era il titolo del libro che stavano leggendo in quel periodo.

“Dato che eravamo un circolo, abbiamo avuto non pochi problemi con il nome: non potevamo scegliere nomi legati alla ristorazione per esempio, e così dopo una serie di bocciature, abbiamo optato per questa soluzione: il libro di Andrea De Carlo ci stava piacendo e così è nato il Di Noi Tre.
Inizialmente pensavamo che “Di Noi” non suonasse poi molto bene, ma effettivamente ci siamo dovute ricredere!”
Di noi 3Il locale ha sempre regalato molte soddisfazioni: la principale sicuramente è vedere il locale pieno e che la gente dopo esserci venuta una volta continua a tornarci.
Un particolare motivo di orgoglio per le ragazze sono le mostre che ciclicamente vengono tenute nel locale: in questi dieci anni sono state praticamente un centinaio, basti pensare che negli ultimi tempi ce n’è stata una al mese!
Fra i vari artisti che sono passati dal Di Noi Tre ad esempio: Alice Claudia Lenaz, Andrea Musso, Fabrizio Longo, Alessandro Parodi e molti altri…
Questo per quanto riguarda il settore artistico (al quale l’illustratore Andrea Musso partecipa attivamente, rivestendo il ruolo di organizzatore del lato creativo del locale), e nell’ambito musicale la situazione non è da meno.
“Quasi tutti i gruppi ‘autoctoni’ sono passati da qui, a parte pochi che non abbiamo potuto far suonare per ragioni legate al volume della musica e al vicinato.
Ma a parte questi problemi in questi dieci anni abbiamo avuto veramente tante collaborazioni.”

Il Di Noi ha creato un calendario di appuntamenti fissi con l’arte e con la musica, edDi noi 4 è nell’intenzioni di Elena e Federica continuare così con sempre più gruppi e sempre più mostre; addirittura il locale è stato rinnovato apposta per liberare una parete da dedicare interamente alle mostre.

Fra le iniziative del Di Noi prossimamente ci sarà una serata dedicata al Book Crossing, che nelle grandi città è una pratica già parecchio diffusa.
“Essendo il nostro locale colmo di libri, puntiamo a essere uno dei principali ritrovi di book crossing in Piemonte. A Torino e a Milano è già una realtà conosciuta: speriamo che si possa diffondere anche qui.”

Parlando dell’apertura del locale, il primo impatto in Alessandria fu uno dei migliori: le ragazze entrarono praticamente dalla porta principale.
“Abbiamo avuto la fortuna di conoscere persone capaci di indirizzarci bene, ammetto che noi questa chiusura di cui si parla, questa nebbia, non l’abbiamo conosciuta. Inoltre la vicinanza con il Four Bears, noto pub alessandrino, ci ha portato bene: non si è creata concorrenza, anzi da sempre c’è stata molta collaborazione.
Siamo dell’idea che i locali non debbano pestarsi i piedi gli uni con gli altri: offrendo servizi e atmosfere diverse, i clienti si dividono automaticamente fra le varie offerte della città, ed inoltre la vicinanza dei locali può permettere anche ai clienti di passare agevolmente da un pub all’altro.”
Per quanto riguarda i problemi legati al volume e alla musica dal vivo prima accennati, anche il Di Noi Tre ha risentito in passato di questi “classici” problemi: multe e litigate coi vicini.

La mancanza di una adeguata regolamentazione, nell’ambito della musica, si fa sentire: “Sebbene adesso non ci sono problemi da un paio d’anni, in passato abbiamo avuto non pochi problemi, non solo per il volume della musica troppo alto, ma anche soltanto per la gente che chiacchierava fuori dal locale; bisognerebbe dare un orario entro il quale la musica è tollerata.
Non solo: dal canto nostro dovremmo iniziare prima i live.
Attualmente i concerti iniziano per le dieci e per questo motivo durano almeno fino a mezzanotte: servirebbe, come tra l’altro funziona all’estero, che si iniziasse prima, così da evitare buona parte dei problemi.
Ecco oltre ad una buona regolamentazione della musica servirebbe una rieducazioni agli orari.”

Di noi 5A parte ciò però le ragazze, che sono alessandrine di adozione, si trovano bene qui in città: “Alessandria è a misura d’uomo e per questo la qualità della vita è migliore che altrove: basti pensare che per fare le proprie commissioni in centro ci si può spostare in bicicletta senza nessun problema. Logicamente la nostra realtà è sacrificata per via del dissesto: ma questo non vuol dire che la città non offra niente, anzi. Molti locali fanno suonare gruppi emergenti e dj: il problema alle volte è che tendiamo a essere troppo pigri e sembra che non si abbia voglia di partecipare, ma gli eventi ci sono.  Poi è risaputo che qui si mangi e beva bene; si può uscire di casa a far due passi e approfittarne per cenare in ottimi locali.
C’è offerta, ma è logico che sia più facile lamentarsi: se il comune poi non prende l’iniziativa per darsi da fare, dobbiamo essere noi a fare il primo passo, non dobbiamo aspettare che le cose cadano dal cielo. Bisogna saper guardare aldilà del proprio naso!”