La storia della Agenzia Territoriale per Casa della provincia di Alessandria è fatta di numeri importanti e significativi per la nostra provincia: 271 alloggi consegnati nel triennio 2011-2913, 147 alloggi in costruzione (e di prossima consegna) e 91 unità abitative in progettazione.
In tutto, gli alloggi gestiti dalla ATC sono 6.400, destinati ad aumentare nei prossimi mesi.
Ma quella della ATC è anche una storia fatta di persone, come gli inquilini delle ‘case popolari’, come si definivano un tempo, o come coloro che in ATC ci lavorano. “Tutti i nostri dipendenti – ci confida orgoglioso il presidente Piervittorio Ciccaglioni – operano con grande abnegazione, anche oltre l’orario di lavoro, senza essere retribuiti, perché hanno visto che anche noi, presidente, vice presidente e consiglio di amministrazione, ci spendiamo con serietà per dare risposte concrete a bisogni concreti. Senza promettere l’impossibile, ma cercando di fare tutto il possibile”.
Una realtà, quella dell’ATC, che oltre ad affrontare emergenze pressochè quotidiane, dalla gestione dei beni immobili alle occupazioni abusive, guarda al futuro e al benessere degli inquilini con cui si rapporta.
“Noi abbiamo un primato che ci rende orgogliosi, sia a livello nazionale che europeo – ci racconta il vice presidente di ATC Antonio Tortorici. “Siamo stati tra i primi a costruire impiegando energie alternative. Già nei primi anni del 2000 abbiamo impiegato il fotovoltaico, come nella zona 14 al Cristo. Successivamente siamo intervenuti utilizzando anche impianti di geotermia, e oggi i nostri progetti, presentati in Regione e finanziati dalla Comunità Europea, vengono presi come esempio virtuoso. Non solo: tutte le nuove unità abitative che costruiamo, o che ristrutturiamo, utilizzano soluzioni indirizzate ad un consistente risparmio energetico. Ai nostri inquilini possiamo offrire un potenziale risparmio in bolletta che oscilla tra il 15 e il 25% annui”.
Progettazione, manutenzione e gestione delle emergenze. Tra queste, in primis, le emergenze dovute agli sfratti esecutivi decretati dal tribunale. “La domanda di una casa, anche a causa delle nuove povertà, è in costante crescita, ed evidentemente non si riesce a rispondere a tutti come si vorrebbe – spiega Tortorici. “E a seguito di uno sfratto esecutivo si arriva anche all’occupazione abusiva delle nostre case”, continua Ciccaglioni. Negli ultimi tre anni, i casi di “abusivismo” sono arrivati a essere più di 100: 91 ad Alessandria, 10 a Novi Ligure, 1 a Sale.
“E’ una situazione che danneggia le persone oneste, che sono in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio e vengono superate da chi non avrebbe i requisiti”, sostiene il presidente ATC. “E’ una questione di legalità, diritto e credibilità, non di egoismo. Da quando ci siamo insediati, nell’ottobre del 2010, noi siamo per così dire entrati prepotentemente nel sociale, non limitandoci a fare gli amministratori di condominio. Due esempi: anche di fronte a consistenti morosità di alcuni nostri inquilini, non abbiamo mandato via nessuno. Le dico anche che tutti i primi piani delle nostre costruzioni sono stati riservati alle persone disabili. E’ un’attenzione piccola, magari, ma utile. Non vogliamo farci belli con quello che facciamo. Semplicemente ci rendiamo conto delle nuove problematiche che una famiglia in difficoltà si trova ad affrontare. Insomma, non ci siamo tirati indietro”.
Ma, ci chiediamo, come si può risolvere una emergenza, quella della casa, che tenderà sicuramente a peggiorare? Che cosa può fare la politica in questo caso?
“La situazione è critica – conferma il vicepresidente Tortorici. “Col programma ‘10.000 alloggi’ varato dal governo Berlusconi nel 2008 abbiamo fatto crescere il nostro patrimonio in provincia di Alessandria di oltre 200 unità abitative. Nel prossimo mese, come frutto di quella legge, assegneremo gli ultimi 46 alloggi in via Giolitti ad Alessandria. Ora, con la spending review i contributi regionali si sono ridotti di molto, e dunque abbiamo deciso di dedicarci in particolare alla manutenzione di alloggi che senza il nostro intervento non potrebbero essere utilizzati come abitazione. Se però aggiungiamo l’odiosa Imu del governo Monti… pensi che in due anni abbiamo versato per i nostri alloggi oltre 700.000 euro! Sono risorse sottratte alla manutenzione. Oggi, nel 2014, se non ci saranno politiche nazionali di riforma radicale del diritto alla casa, politiche intelligenti che possano liberare risorse per costruire o ristrutturare, difficilmente potremo soddisfare tutti i richiedenti”.
E’ un problema di risorse, dunque, ma anche di comportamenti, non sempre rispettosi del bene affidato.
“I nostri inquilini a volte hanno difficoltà ad esprimersi o tengono comportamenti di un certo tipo, che sinceramente non vorremmo vedere – conclude il presidente Ciccaglioni. “Ma la realtà è questa, e su questa realtà vogliamo operare, per migliorarla giorno dopo giorno. C’era una emergenza tetti da ristrutturare, e nel giro di pochissimo tempo abbiamo avviato una ristrutturazione rapida ed efficace. Così anche con gli ascensori. Abbiamo fatto un check up e abbiamo avviato una bella operazione di manutenzione straordinaria. Vogliamo però ristrutturare, là dove è possibile, anche i rapporti umani. Noi siamo qui tutto il giorno, e io stesso tutti i giorni ricevo gli inquilini ATC. Loro vogliono conoscere me, io voglio conoscere loro”.
Andrea Antonuccio