“La Provincia di Alessandria ha da tempo concentrato la propria attenzione sulle problematiche che la grande prolungata situazione di crisi dei settori produttivi determina sia nei confronti del lavoratori che delle imprese” , dichiara il presidente Paolo Filippi “e a tal fine aveva già stipulato in passato con i rappresentanti dei lavoratori e delle parti datoriali accordi per alleviare le difficoltà che le tempistiche per l’intervento e l’avvio di procedure di accesso alla Cassa Integrazione Guadagni straordinaria e in deroga cagionano ai lavoratori. Le imprese interessate da interventi di cassa integrazione infatti spesso non sono in grado di anticipare il trattamento ai lavoratori causando a loro e alle famiglie significative difficoltà economiche”.
Sulla scorta di queste premesse il 24 ottobre scorso la Provincia di Alessandria, Confindustria Alessandria, API, ANCE, CNA, Confartigianato, i sindacati CGIL, CISL e UIL e l’Istituto di credito, Credito Valtellinese s.c. avevano provveduto a siglare un Protocollo d’Intesa per il sostegno ai lavoratori e alle imprese nelle situazioni di crisi.
Oggi, ad alcuni mesi di distanza, effettuato il necessario “rodaggio” degli interventi – interventi dei quali, nel frattempo, hanno già potuto beneficiare alcuni lavoratori – le parti firmatarie si ritrovano per effettuare alcuni aggiustamenti al testo allora condiviso.
“Grazie all’indicazione dei sindacati e delle parti sociali – dichiara l’assessore al Lavoro, Cesare Miraglia – abbiamo potuto soffermarci con attenzione sulle forti problematiche del mondo del lavoro che si fanno sempre più preoccupanti anche nella nostra Provincia. I correttivi operativi apposti al Protocollo consentiranno che ora esso possa operare a regime, ancorché già in questi mesi ne abbiano potuto beneficiare diverse decine di lavoratori. Ricordo che l’adesione all’accordo resta aperta ad altri istituti di credito interessati, così da poter ampliare il più possibile le facoltà di intervento nei confronti dei lavoratori loro clienti”.
Per consentire la più ampia applicazione dei benefici di tale accordo è stata mantenuta l’applicazione delle anticipazioni in determinate situazioni di crisi delle imprese:
CIG straordinaria da parte delle imprese coinvolte in procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, concordato preventivo con riserva o ‘in continuità’ e accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F. o di liquidazione);
CIG straordinaria da parte delle imprese che hanno espressamente richiesto il pagamento diretto delle indennità da parte dell’INPS, previo accordo sindacale tra le parti;
contratti di solidarietà difensivi di tipo ‘A’ e ‘B’ da parte delle imprese che hanno espressamente richiesto il pagamento diretto da parte dell’Inps, nei casi in cui la riduzione dell’orario di lavoro sia superiore al 20%;
CIG “in deroga” da parte delle imprese che non potranno più chiedere l’anticipazione dell’indennità da parte dell’INPS, previo accordo sindacale tra le parti.
È stato introdotto inoltre un principio di rotazione nell’attivazione delle anticipazioni su base mensile in modo da consentire una più agevole gestione delle pratiche ed è stato definito il dettaglio delle risorse da destinare alle differenti situazioni di crisi configurabili.