“È un cambiamento rilevante che cerca con coraggio e in forma apparentemente paradossale di attribuire alla libera volontà dei cittadini il sostegno diretto alle proprie scelte politiche. È una sfida temeraria, che pone al centro la priorità della democrazia interna e la trasparenza dei partiti come auspicato molti anni fa da Aldo Moro. Per tale motivo voteremo Sì al provvedimento“.
Lo afferma il deputato di Scelta civica, Renato Balduzzi, nel corso degli interventi finali, nell’Aula di Montecitorio, sul decreto legge governativo riguardante le nuove regole sui contributi economici volontari a favore delle forze politiche, esaminato, emendato e approvato dal Senato. Testo che prevede robuste agevolazioni fiscali e la facoltà, a partire dal 2014, di destinare ai partiti la quota del 2 per mille del reddito pro-capite soggetto all’Irpef.
“Tuttavia – prosegue l’ex ministro – una riforma organica di tale respiro in un decreto legge è fonte di perplessità. Poi il regime del 2 per mille rischia di creare ingiuste discriminazioni tra cittadini e forze politiche per le differenti condizioni reddituali. Allo stesso modo ci lascia dubbiosi l’eliminazione degli sgravi fiscali per i corsi di formazione politica e la riduzione delle detrazioni allo stesso livello delle ONLUS: decisione che nega il ruolo cruciale dei partiti nella vita pubblica e civile”.