Una delegazione russa proveniente da San Pietroburgo, dove ha sede il Dipartimento della Sanità, composta da professionisti medici ed universitari, si è recata presso il Dipartimento di Emergenza ed Accettazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, oltre che alla Centrale Operativa 118, per prendere spunti e idee sull’organizzazione del sistema emergenza.
Proveniente dalla Lombardia, dove sono stati nei giorni scorsi, il gruppo di esperti delle due principali università di San Pietroburgo è formato da Minnullin Ildar, direttore della cattedra di Emergenza; Miroshnichenko Alexandr, prof. Emergency Direttore della Cattedra di Emergenza; Razhmnyi Nikolay, assistente della cattedra di Emergenza.
La delegazione, inviata dal Dipartimento della Sanità russo con l’obiettivo di costruire una rinnovata rete delle emergenze, è in Italia per valutare e realizzare scambi scientifici e culturali; ha individuato proprio la struttura alessandrina per analizzare alcuni aspetti peculiari legati all’organizzazione dell’osservazione semintensiva e della medicina d’urgenza.
Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è diretto dal dr. Ivo Casagranda che ricorda: “Il DEA ha visto nel 2013 circa 60.000 accessi (in particolare 39.686 al Civile e 21.957 all’Infantile). Va ribadito che il Pronto Soccorso ospedaliero è la struttura che garantisce esclusivamente il trattamento delle emergenze-urgenze, ovvero di quelle condizioni patologiche, spontanee o traumatiche, che necessitino di immediati interventi diagnostici e terapeutici. Ringrazio per la visita durante la quale sono stati presi accordi sul piano scientifico e di scambio professionale”.
Al Pronto si accompagna anche la rete di emergenza territoriale del 118, con la Centrale Operativa, diretta dal dr. Giovanni Lombardi, che è riferimento per le provincia di Alessandria e Asti.
Luciano Bernini, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera, commenta il significato della giornata: “Siamo lieti che la nostra struttura, diretta dal dr. Ivo Casagranda con ottimi risultati, sia stata individuata tra le poche realtà italiane da questa delegazione;soprattutto per gli operatori è il riconoscimento di un modello organizzativo buono, che prova a dare risposte concrete ai pazienti. E proprio la possibilità di attivare forme di collaborazione, anche attraverso la AcEMC (Academy of Emergency Medicine and Care), è un segnale positivo per avviare un dialogo che consente un futuro di condivisione di esperienze”.