Consiglieri 5 Stelle, parliamo dello scandalo che non c’è?

Abonante 1di Giorgio Abonante*

Conoscendo i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, persone con le quali discuto spesso anche su temi che ci dividono, con grande serenità (ovvietà che mi si perdonerà, spero), stento a credere che siano gli estensori del testo dell’interpellanza su presunti doppi compensi di cui beneficerebbe la dipendente comunale Vittoria Gallo.

La notizia, contenuta retoricamente nell’iniziativa consigliare dei 5stelle, è falsa e sarebbe bastato un normale accesso agli atti per saperlo. Dal momento che i colleghi sono perfettamente al corrente di questa modalità di sindacato ispettivo, mi permetto di sottolineare la volgarità di un’azione che sbatte sui giornali il mostro, il Mostropasqua, solo per il gusto di trovare l’ennesimo capro espiatorio in una realtà locale già di suo carica di risentimento e frustrazione. C’è un contenuto (involontariamente) violento in questa modalità di fare politica che non tiene conto di quelle regole minime di civiltà del vivere comune, del contesto e della necessità di occuparsi delle cose serie che tutti assieme, certo su fronti diversi, ci tocca affrontare.

E c’è un altro aspetto collegato a questa vicenda. La legge ormai impone agli enti locali di nominare nei cda vari (spa, aziende speciali, etc.) componenti presi all’interno delle amministrazioni, soggetti cioè che non possono godere di compensi aggiuntivi. Bene. La norma ha una sua ratio, che non discuto nel merito per non allungare inutilmente queste poche righe. Attenzione però, non è cosi semplice individuare soggetti disponibili a farsi carico di oneri senza alcun riconoscimento economico. Anzi. Eppure, una volta trovati, cosa succede qui da noi? Invece del (giusto) riconoscimento ed apprezzamento, vengono sbattuti in prima pagina con argomentazioni assurde e con paragoni offensivi (e pure pericolosi). L’ente Comune è pieno di dipendenti capaci, valorizziamoli ripartendo da una nuova microstruttura decente (senza passaggi da un ufficio all’altro fatti a spizzichi e bocconi) e con modalità di rapporto che tendano a riconoscerne le qualità e le competenze. Oppure, se preferite, cari Colleghi, continuiamo così, sotto con il prossimo.

*Presidente Gruppo Consiliare Pd Comune di Alessandria